Il presunto conducente dell’auto che ha ucciso un pedone a Saint-Joseph nella notte tra sabato 20 e domenica 21 aprile è stato incriminato e posto sotto controllo giudiziario. L’uomo, 32 anni, è indagato per omicidio colposo aggravato da omissione di soccorso.
Sua madre inizialmente si è denunciata come conducente del veicolo che ha investito un pedone di 20 anni davanti alla bilancia Langevin, ma i gendarmi hanno trovato la sua versione un po’ strana. Il presunto autore dell’incidente mortale avvenuto a Saint-Joseph è in realtà suo figlio.
L’uomo di 32 anni è stato presentato davanti al gip ieri, mercoledì 24 aprile, a Saint-Pierre. È indagato per omicidio colposo aggravato da omissione di soccorso. Dovrà rispondere anche della mancata assistenza a una persona in pericolo.
Nonostante il racconto dell’autore rimangono diverse zone grigie, le indagini dovranno quindi far luce su quanto accaduto quella notte. L’uomo, 32 anni, racconta che non stava guidando veloce, non ha visto la vittima, ha solo sentito lo shock. Pensava di essersi scontrato con un muretto, come raccontò a sua madre quando arrivò a casa.
La sua amica che lo seguiva è tornata pochi minuti dopo e ha detto di aver visto un corpo sulla strada. La madre ha paura che due anni fa abbia vissuto una tragedia e abbia perso la nipote e la figlia in rapida successione. Dichiara poi al suo unico figlio che non sopporta di vederlo in prigione.
Davanti alla polizia ha affermato di essere alla guida del veicolo. Gli investigatori hanno dubitato di questa versione, il figlio è stato messo in custodia di polizia, dopo essersi arreso, precisa il suo avvocato. Il presunto autore dell’incidente mortale non era ubriaco, aggiunge il suo avvocato, a differenza della vittima che era ubriaca e drogata.
Posto sotto controllo giudiziario, all’imputato è vietato recarsi a Saint-Joseph. Gli è stata revocata la patente.
