cos’è questo film d’azione che ha riscosso un successo su Prime Video?

cos’è questo film d’azione che ha riscosso un successo su Prime Video?
cos’è questo film d’azione che ha riscosso un successo su Prime Video?
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Non siamo mai al sicuro da una bella sorpresa in termini di nuovi film su Prime Video, siano essi opere ordinate dalla piattaforma di streaming o film usciti nelle sale d’oltre Atlantico, ma non in patria. L’ultimo esempio, questo “Muratore”, in offerta da pochi giorni e che da allora è nella top tre dei programmi più visti della filiale di Amazon.

Un nuovo film d’azione, senza superstar in programma, ma con alcune figure familiari come Aaron Eckhart, visto come presidente degli Stati Uniti in “La caduta della Casa Bianca” (2013) e “La caduta di Londra” (2016). Oppure la simpaticissima Nina Dobrev, protagonista della serie “Vampire Diaries” (2009-2017). E a guidarli, un vecchio zaino in spalla tornato dall’inferno: Renny Harlin, autore di sconvolgenti esordi con “Freddy’s Nightmare” (1988) e “58 Minutes to Live” (1990), prima di affondare e consegnare sterco che a volte li vediamo programmati in la seconda parte della serata sui più oscuri canali TNT. Il “Mad Finn”, questo era il suo soprannome a un certo punto, ha però dato segnali di resurrezione lo scorso anno con “The Intruders”, un film horror poco innovativo ma confezionato correttamente e che, soprattutto, ha funzionato molto bene. mercato commerciale negli Stati Uniti, non così male in Francia (167.000 entrate).

“Muratore” (“muratore” in francese) conferma il ritorno in forma. Il titolo è il soprannome dato a Steve Vail (con una L finale, da non confondere con il chitarrista), un ex uomo della CIA che si è riqualificato nell’edilizia e ama impilare mattoni mentre ascolta jazz. Viene portato in pensione da Kate, una spia dell’ufficio della stessa agenzia. Scopre che si tratta di un ex assassino al soldo degli Stati Uniti, Radek, creduto morto, che elimina uno dopo l’altro i giornalisti investigativi, cercando di attribuire la colpa alla CIA. Per trovarlo e neutralizzarlo, Steve e Kate si recano nella città greca dove è stato commesso l’ultimo omicidio, Salonicco…

Certo, lo scenario sembra surriscaldato, la coppia di barbouze andrà prima d’accordo come cani e gatti prima di trasformarsi come ladri in una fiera (ma senza finire a letto), e la scena che risolve il destino di Radek è del tutto inverosimile (Steve, con un faccia insanguinata, si infila nel bel mezzo di un comizio elettorale con una mazza in mano e distrugge l’impalcatura su cui si trova il suo nemico senza che nessuno trovi colpa…).

Ma per il resto dobbiamo ammettere che non ci annoiamo neanche un secondo, Harlin allinea combattimenti feroci e papere di ogni tipo che ricordano più “John Wick” che “Navarro”. E poi, questa idea folle che Steve si porta dietro in missione con la sua borsa da muratore si rivela molto divertente: non si sa mai, potrebbe sempre servire un filo a piombo o una livella a bolla! Una delle sue cazzuole gli ha salvato la vita…

Siamo d’accordo, il film non è del tutto concreto, non rompe i mattoni, ma le sue basi rimangono solide, e la presenza un po’ esotica della Salonicco cementa il nostro sostegno.

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