Ai Savoiardi presto banditi i fuochi a legna?

Ai Savoiardi presto banditi i fuochi a legna?
Ai Savoiardi presto banditi i fuochi a legna?
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Non è proprio il bruco che riparte, ma un po’ simile, con questa ennesima restrizione sugli incendi dei camini. Così, a Lione e nei suoi immediati dintorni, la morsa giuridica sembra stringersi: “La colpa delle polveri sottili” e l’inquinamento che ne consegue, dice un certo Arnaud Desfontaines “corrispondente territoriale presso Atmo”.

Atmo non è il nome di un nuovo supereroe della Marvel ma la Federazione delle associazioni approvate per il monitoraggio della qualità dell’aria. Si noterà che questa controversia non è nuova. Infatti già una decisione prefettizia intendeva porvi fine il 1È Gennaio 2015 con i “camini aperti” a Parigi e nell’Île-de-France. Di fronte alle proteste, Ségolène Royal, allora ministro dell’Ambiente, seppellì il decreto parlando di “ una misura alquanto ridicola. » Una sepoltura provvisoria poiché il tribunale amministrativo si è finalmente pronunciato a favore di un’associazione ambientalista. Ma questa lotta ai camini aperti non è solo parigina. Così, nella valle di Chamonix, il luogo interessato da queste nuove misure, “il riscaldamento a legna è il principale responsabile dell’inquinamento”già affermato, Il mondocon l’avvicinarsi delle vacanze di Natale, nel 2016. Se lo è Il mondo chi lo dice…

Dovremmo vietare anche ciò che resta dell’industria?

Nel gennaio 2022, per il sito Notizie Alta Savoiala realtà è tuttavia più sfumata per quanto riguarda l’inquinamento riguardante la valle dell’Arve, che si estende da Annemasse a Chamonix, ai piedi del Monte Bianco. I principali fattori inquinanti, secondo Muriel Auprince, fondatrice del collettivo Coll’Air Pur: “Il traffico internazionale dei camion, con il Traforo del Monte Bianco (1.700 camion in media al giorno) e il traffico locale, che è molto denso. Ma anche riscaldamento a legna e gasolio. A ciò si aggiungono due stabilimenti ICPE (impianto classificato per la protezione dell’ambiente), in particolare l’azienda SGL Carbon, specializzata nella fabbricazione di prodotti in grafite. E anche un inceneritore, a Passy, ​​che non si ferma mai! Il tutto in una topografia particolare perché, in questo fondovalle, per la mancanza di vento si accumulano gli inquinanti…”

E i nostri famosi camini, aperti o meno? Muriel Auprince li cita quindi solo come un fattore tra gli altri. La prova è che lei richiede il loro ban temporaneo solo in caso di “picco di inquinamento”. Perché, dopo tutto, questa signora non sapeva chiaramente cosa stava succedendo e non incolpava in alcun modo le cinquanta morti premature a priori dovuto alle emissioni tossiche che agli incendi di legna in questione.

Una misura contro i poveri?

Ma dovremmo porre fine a ciò che resta delle fabbriche locali che permettono ai residenti di evitare la disoccupazione e proibiscono anche il riscaldamento con il fuoco di legna? È difficile capire come farlo, in questi tempi in cui la reindustrializzazione della Francia sarebbe una priorità del governo, secondo l’Eliseo. In questi paesini alla periferia delle grandi metropoli, come quello di Lione in questione oggi, sono molti i francesi per i quali il riscaldamento a legna è la soluzione più economica per evitare di fare troppo freddo in inverno. Ma per permettersi un impianto di riscaldamento a legna efficiente, “a norma”, bisogna avere i mezzi e non sempre bastano i famosi sussidi (versione moderna e statale dell’elemosina delle padrone di un tempo). E poi, l’utilizzo del fuoco domestico non è banale. È grazie ad esso che i nostri lontani antenati potevano mangiare cotto anziché crudo. È attorno a quest’ultimo che è avvenuta la trasmissione tra generazioni. D’altronde non si parla ancora oggi di casa quando si parla di famiglia?

Considerazioni che a molti sembrano estranee, visibilmente resistenti a qualsiasi idea di calore umano. Quindi, dal 1È Aprile 2023, lo stesso “È vietato l’uso dei caminetti aperti nei 59 comuni della metropoli di Lione”. Occorreva un sindaco ambientalista, Grégory Doucet in questo caso e il primo dei lionesi, per contribuire a promuovere un simile impianto a gas… e non a legna.

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