Al 146 di rue de Charonne, nell’11° arrondissement di Parigi, due uomini in tuta bianca strofinano vigorosamente il pavimento e le pareti del settimo piano. Quando lo vediamo, uno di loro alza la testa e posa la scopa. Con l’indice indica l’appartamento numero 9. Proprio in questo monolocale domenica sera sono stati scoperti i corpi carbonizzati di due persone dopo un incendio. Una terza persona, l’affittuario, è morto dopo aver tentato di sfuggire alle fiamme attraverso la finestra.
Martedì mattina l’accesso all’alloggio è stato bloccato da una targa di legno su cui è apposto un sigillo della polizia. Su di esso sono ancora scritti a penna i fatti per i quali era stata inizialmente aperta l’inchiesta: “grave distruzione mediante incendio” e “omicidio colposo”. Ma da allora la questione ha preso una piega completamente diversa. “I risultati delle autopsie effettuate hanno portato la Procura a rinviare alla brigata criminale le accuse di omicidio volontario e distruzione intenzionale di proprietà altrui con mezzi pericolosi per le persone”, ha detto martedì la Procura di Parigi.