Internazionale – Cosa cambierebbe nel calendario del Mondiale per Club, che dovrebbe vedere la luce nel 2028

Internazionale – Cosa cambierebbe nel calendario del Mondiale per Club, che dovrebbe vedere la luce nel 2028
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Secondo la stampa inglese, i principali campionati mondiali di rugby avrebbero raggiunto un accordo di principio per il Mondiale per club. Coinvolgerebbe otto squadre europee e la prima edizione potrebbe giocarsi nel 2028.

Blues – Toulouse, La Rochelle – Crusaders o anche Leinster – Hurricanes: manifesti che fino a qualche anno fa erano ancora impossibili da immaginare ma che avrebbero potuto vedere la luce negli anni a venire. Secondo la stampa britannica (The Guardian, Daily Mail), infatti, il progetto del Mondiale per club è sulla buona strada.

Questo Mondiale per club riunirebbe infatti otto squadre europee, sei del Super Rugby e due del campionato giapponese. Il concorso verrebbe organizzato ogni quattro anni e la prima edizione dovrebbe svolgersi in Europa. Prima di una possibile alternanza emisfero nord-emisfero sud che dipenderà soprattutto dai diritti televisivi.

Coppa dei Campioni, resterebbe in vigore, con probabilmente fasi a gironi e ottavi di finale per qualificare otto squadre europee e sudafricane (ad esempio per quest’anno La Rochelle, Tolosa, Bordeaux, Harlequins, Leinster, Bulls, Exeter e Northampton). Un anno su quattro, però, non ci sarebbe nessun vincitore della Coppa dei Campioni, poiché la fase finale verrebbe sostituita dalla Coppa del Mondo per club con formula ad eliminazione diretta. L’EPCR e il SANZAAR (consorzio che gestisce in particolare i diritti del Super Rugby) puntano ai quattro fine settimana di giugno per questa nuova competizione. Questo stesso mese di giugno dove potremmo trovare anche le fasi finali del Coppa Sfida, anche se questo resta da stabilire. Le discussioni continueranno alla prossima riunione del consiglio dell’EPCR durante le finali della Champions e della Challenge Cup nel fine settimana del 25 maggio.

Le prime 14 fasi finali di maggio?

Come avrete capito, puntando al 2028, l’EPCR si dà il tempo di affinare e dettagliare questa possibile nuova competizione. Contattata, la LNR spiega facilmente di aver dato mandato all’EPCR di proseguire le discussioni, ma precisa anche che nulla è ancora definitivo, né che nessun accordo definitivo è stato firmato. Accordo di principio, mandato dato, questione di semantica per capire che la LNR non è in alcun modo contraria al progetto perché non cambierà molto nella struttura attuale. La Top 14, infatti, si giocherà comunque nell’arco di 26 giorni della stagione regolare prima delle consuete fasi finali, che si disputeranno a maggio anziché nel tradizionale mese di giugno. Nella stessa situazione si trovano la Premiership (Inghilterra) e lo United Rugby Championship (Irlanda, Italia, Sud Africa, Galles, Scozia). Inoltre, in un periodo di trattative Diritti TV per la Top 14 e Pro D2 per gli anni 2027-2031, “l’obiettivo è ricordarti che il prodotto Top 14 sarà esattamente lo stesso”specifichiamo ulteriormente a lato della LNR.

Infine, in un contesto in cui la sicurezza dei giocatori è al centro dell’attenzione con in particolare Grégory Alldritt che ha chiamato qualche settimana fa “non fare nulla” in occasione di questo Mondiale per club, la LNR precisa che questo progetto – se vedrà ufficialmente la luce – non aggiungerà partite al calendario. Al momento, nessuna forza maggiore sembra ostacolare internamente il progetto. A novembre durante le prime discussioni sul lancio di questo nuovo concorsoha affermato Dominic McKay “Un vero desiderio di sviluppare un Mondiale per club” con, quello “un certo numero di club in Francia e nel Regno Unito [qui] ha spinto molto in questa direzione.”

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