Se c'è un giocatore che ha aiutato un marchio a decollare, quello è stato Rafael Nadal. L'ascesa del produttore di attrezzature Babolat nel concerto internazionale contro marchi come Wilson e Head in particolare è più che legata a quella dello spagnolo.
Quindi sì, Clijsters e Moya avevano iniziato i lavori, ma è stato Rafa a incrementare le vendite e a permettere a Babolat di aumentare notevolmente la propria notorietà e il proprio fatturato.
In un articolo pubblicato dai nostri colleghi di la squadra, Jean‐Christophe Verborg, responsabile dei rapporti con i giocatori, spiega con grande precisione il lavoro svolto con il mancino Manacor.
Parla anche di questa partenza che cambia un po’ le cose: “Ci è voluto un po’ per realizzare quando ha annunciato la fine della sua carriera. Ma restiamo con lui, soprattutto con la sua accademia. Il contratto attuale prosegue, restiamo con lui qualunque siano le sue scelte. »
A suo tempo, al momento della sua partenza, Wilson aveva firmato un contratto a vita con Roger Federer, un contratto che ha perfettamente senso dato che l'azienda americana sotto bandiera cinese ha lanciato in agosto un “franchising” RF con una gamma Roger Federer al 100%.
Ciò potrebbe dare spunto al produttore di attrezzature del Lione, che in passato è stato piuttosto riluttante a lanciare campi contrassegnati dalla firma di un giocatore prima di “cedere” per Rafael Nadal. Un'ovvietà di marketing ma che non era certo un desiderio del giocatore il cui ego è altrove.
Si apre quindi una pagina importante per Babolat che si concentrerà ora su un altro genio, Carlos Alcaraz, rappresentante unico del marchio al Masters di Torino che riunisce gli otto migliori giocatori del mondo.
Pubblicato giovedì 21 novembre 2024 alle 09:24