Cinque anni dopo il Covid-19, un altro virus respiratorio torna a fare notizia in Cina, ma dovremmo davvero preoccuparci?
Cinque anni dopo l’emergenza del Covid-19, la Cina torna al centro delle discussioni. Questa volta il virus in questione non è sconosciuto. IL metapneumovirus umano (HMPV), scoperto nel 2001, sta tornando a fare notizia. Questo virus respiratorio appartiene alla stessa famiglia dell’RSV (virus respiratorio sinciziale), noto per colpire i bambini piccoli. Come l’influenza, provoca tosse, febbre e congestione. Nella maggior parte dei casi, rimane benigno. Solo le popolazioni vulnerabili – bambini piccoli, anziani o immunocompromessi – sono a rischio più elevato. Ma allora, perché un virus identificato decenni fa attira così tanta attenzione?
I social network sono nel panico
Immagini di pazienti in ospedali sovraccarichi inondano reti come X (ex Twitter). Queste scene ricordano gli inizi del Covid-19. Da qui la preoccupazione di una nuova crisi. Le autorità cinesi vogliono però essere rassicuranti. Secondo loro, le infezioni respiratorie restano “sotto controllo”. Mao Ning, portavoce ufficiale, afferma addirittura che queste ondate sono stagionali e meno gravi rispetto agli anni precedenti. Da dove vengono allora queste immagini allarmanti? Molti media hanno rivelato che alcuni risalgono al 2022. Le pubblicazioni estrapolate dal contesto amplificano la paura senza alcuna base reale.
E in Francia dobbiamo preoccuparci?
In Francia, l’HMPV non è una novità. L’ultimo picco si è verificato all’inizio del 2024, senza gravi conseguenze. Secondo il professor Xavier-Marie Duval, specialista in malattie infettive dell’ospedale Bichat, “non esiste un focolaio preoccupante”. L’OMS e le autorità francesi non hanno emesso alcun allarme. La parola d’ordine: vigilanza, ma non panico. Il dottor Gérald Kierzek lo ripete: “Stiamo monitorando, ma non ci lasciamo prendere dal panico. » Per evitare inutili allarmi, è meglio informarsi da fonti attendibili.