L’anno 2024 si conclude con grandi disparità economiche tra le regioni. Quali asset class privilegiare per avvicinarsi al 2025?
Dopo un anno di timida crescita globale, le disparità tra le regioni si stanno ampliando. Negli Stati Uniti l’attività resta solida, mentre l’Europa fatica a ritrovare slancio e la Cina è frenata da consumi deludenti. Queste differenze, amplificate dalle tensioni geopolitiche e dall’incertezza politica in diversi paesi, influenzano fortemente i mercati finanziari. Nel 2024, gli investitori hanno mostrato un marcato ottimismo nei confronti del mercato statunitense, riducendo al contempo la loro esposizione ai titoli europei ed emergenti. Queste tendenze potrebbero continuare nel 2025, anche se stanno emergendo opportunità in asset attualmente sottovalutati o percepiti come rischiosi.
La nostra asset allocation all’inizio del 2025
Il nostro scenario si basa su un atterraggio morbido per la crescita globale, in particolare per l’economia americana. In Cina le misure economiche annunciate per la fine del 2024 stentano a produrre gli effetti attesi. L’arrivo di Trump alla Casa Bianca solleva invece degli interrogativi: le promesse elettorali – dazi doganali, tagli fiscali e deregolamentazione – potrebbero ridistribuire le carte. Una politica moderata limiterebbe gli impatti negativi, ma misure più severe potrebbero pesare sulla crescita globale e alimentare l’inflazione.
Moderatamente positivo sui titoli azionari
In questo contesto, privilegiamo le azioni rispetto alle obbligazioni. I mercati americani restano a nostro favore: nonostante le valutazioni elevate, la solidità dell’economia e delle imprese resta un asset. Stiamo aumentando la nostra ponderazione sui titoli ciclici che dovrebbero beneficiare di una politica di Trump ritenuta favorevole al mercato interno.
In Europa, la nostra prospettiva è più riservata: i benefici attesi sono limitati in un contesto di investimenti meno dinamici e di guadagni di produttività rispetto agli Stati Uniti. La Germania, ancora riluttante ad allentare la propria politica di bilancio, e le tensioni commerciali con gli Stati Uniti stanno rallentando le prospettive di crescita. Lo stesso vale per i mercati emergenti. Anche gli annunci di Trump e un dollaro forte potrebbero pesare su questa regione. Infine, siamo neutrali anche sul Giappone.
Un approccio selettivo alle obbligazioni
Sul fronte obbligazionario, privilegiamo i titoli di stato europei, in particolare quelli tedeschi: in un contesto di bassa crescita, la loro stabilità offre una protezione preziosa per diversificare un portafoglio. Al contrario, riduciamo la nostra esposizione alle obbligazioni statunitensi a lungo termine, mentre il rischio di un aumento dei tassi rimane dipendente dalle misure attuate da Trump.
Sul fronte del credito, l’Europa resta più attraente in un contesto di tassi1 spread di tasso bassi e più alti. Per quanto riguarda il debito emergente, nonostante gli spread siano significativi, l’andamento dipenderà dalla politica americana, in particolare per quanto riguarda il dollaro e i dazi doganali.
Il ruolo centrale delle valute
Nel 2024 il dollaro americano si è apprezzato più o meno del 6% rispetto all’euro2. Mentre un dollaro debole avrebbe sostenuto la competitività delle imprese americane, le politiche sostenute da Trump durante la sua campagna dovrebbero farla aumentare. Questo paradosso potrebbe limitarne il potenziale di apprezzamento. Le valute, al centro dei negoziati commerciali con i principali partner degli Stati Uniti, rimarranno sotto sorveglianza: una ripresa economica in Cina potrebbe rafforzare lo yuan, mentre lo yen potrebbe anche apprezzarsi in risposta ad una stabilizzazione del dollaro.
Diversificazione e strategie alternative
Per diversificare un portafoglio, l’oro resta un asset fondamentale, anche se è stato penalizzato dalla forza del dollaro e dal crescente interesse per le criptovalute. Qualsiasi calo del suo prezzo potrebbe offrire opportunità. Anche alcune strategie alternative, come gli approcci “market neutral”, che sfruttano la volatilità, o il “risk arbitrage”, focalizzato su fusioni e acquisizioni, meritano particolare attenzione nel 2025. Le soluzioni gestite dai nostri team dovrebbero essere in grado di cogliere appieno le opportunità opportunità di questo ambiente.
Conclusione
Il contesto economico sembra finalmente tornare ad una certa normalità, nonostante le incertezze portate dall’amministrazione Trump. Tuttavia, la sensibilità di Trump verso i mercati finanziari potrebbe rassicurare, svolgendo un ruolo di salvaguardia contro misure troppo estreme.
1Differenza tra il tasso di interesse di un determinato prestito e un tasso di riferimento per la stessa scadenza.
2Fonte: Bloomberg.
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