L’Agenzia sanitaria regionale della Martinica ha annunciato sabato che stava trattando un caso di meningite batterica. L’uomo, un paramedico, è morto venerdì. Non appena confermata la diagnosi, l’Ars ha adottato le misure necessarie per prevenire ogni rischio di diffusione.
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Ovvero: un’indagine epidemiologica mediante “contact tracing” per identificare tutte le persone che sono state in contatto con il paziente nei dieci giorni precedenti la comparsa dei sintomi e valutarne l’esposizione, richiedendo un consulto medico; contattare, informare e sensibilizzare gli operatori sanitari e le strutture interessate affinché adottino le misure necessarie; infine, garantire il monitoraggio medico dei casi di contatto al fine di individuare tempestivamente eventuali sintomi e prescrivere un trattamento antibiotico preventivo.
“Bassa contagiosità”
I sintomi della meningite batterica sono noti: febbre alta, mal di testa, nausea e vomito nonché torcicollo. La trasmissione avviene per via aerea, attraverso le secrezioni provocate dalla tosse. “Quando si verifica un caso di infezione meningococcica invasiva (IIM), esiste il rischio di trasmissione per le persone che sono state esposte direttamente e prolungatamente alle secrezioni nasofaringee del malato nei dieci giorni precedenti il verificarsi della IIM (durata massima della periodo di incubazione), Lo spiega l’Ars nel suo comunicato stampa. La contagiosità è bassa e riguarda soprattutto le persone che hanno avuto contatti stretti, in famiglia e nella comunità. »
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