Dieci libri di narrativa straniera per viaggiare… senza spostarsi

Dieci libri di narrativa straniera per viaggiare… senza spostarsi
Dieci libri di narrativa straniera per viaggiare… senza spostarsi
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Lettere d’amore da KamakuraQuesto è Ogawa

In un decennio, l’autrice giapponese Ito Ogawa si è ritagliata un posto speciale nel cuore di un vasto pubblico desideroso di un cambiamento di scenario. Come è avvenuto per Cancelleria Tsubaki et La Repubblica della Felicitàquesto nuovo romanzo è ambientato nella piccola libreria di Kamakura, a sud di Tokyo, una città costiera famosa per i suoi numerosi templi e le camelie in fiore. Hatoko, la proprietaria, colei che accoglie ogni cliente con una tazza di tè hojicha, torna qui al suo ruolo di scrittrice pubblica. Scegliendo con cura inchiostro, carta, pennello e calligrafia, risponde alle richieste di coloro che cercano i suoi servizi scrivendo lettere di addio, desiderio o speranza.

Picquier, 10 febbraio

BiotopoOrly Castel-Bloom

Quasi dieci anni da quando la scrittrice israeliana Orly Castel-Bloom, nata nel 1960 da una famiglia di origini egiziane, ci regalava un nuovo romanzo. Come in Dolly Citysuo primo libro, qui getta il suo sguardo, traboccante di fantasia e allo stesso tempo terribilmente realistico, divertente e fondamentalmente critico, su Tel Aviv, una città che non ha nulla di un biotopo, vale a dire “un ambiente biologico che offre condizioni di vita omogenee. L’eroe, Joseph Shimel, evocherebbe il Joseph K. di Kafka. Licenziato dalla facoltà di francese dell’università, sarà testimone e vittima della situazione desolata della metropoli, un ecosistema in cui abbondano le disuguaglianze sociali.

Actes Sud, 13 febbraio

Il canto del profetaPaolo Lynch

Nel suo quinto romanzo, premiato con il Booker Prize nel 2023, l’autore irlandese Paul Lynch, classe 1977, descrive il terribile scivolamento di una società verso il totalitarismo. La situazione, francamente distopica, che evoca la guerra civile siriana e la conseguente crisi migratoria, è osservata attraverso gli occhi di una dublinese, Eilish Stack, una scienziata, madre di quattro figli, badante del padre affetto da demenza, confrontata con la misteriosa scomparsa del marito, insegnante e sindacalista. Molti critici anglosassoni ne hanno elogiato la narrazione senza paragrafi, il respiro della scrittura, la ricchezza dei personaggi e la rilevanza socio-politica della trama.

Albin Michel, 17 febbraio

EchiKristin Eiríksdóttir

Tre anni dopo La questione del caosun romanzo altamente enigmatico, ricco di premi, tradotto in nove lingue, l’autore islandese Kristín Eiríksdóttir, classe 1981, torna con un oggetto letterario correlato. Mentre partecipa a una discussione dopo la proiezione del suo film, un documentario dedicato a Dimitri, un cacciatore di balene che conosce meglio di quanto lascia intendere, Villa viene bombardata da domande inquietanti. Perché interessarsi ad un’attività altamente controversa, praticata anche da un individuo considerato da molti poco raccomandabile? Parliamo di un romanzo avvincente che “riflette come un prisma le diverse sfaccettature della realtà”.

Nero su bianco, 19 febbraio

ContrechampEdith Bruck

Edith Bruck, sopravvissuta all’Olocausto, scrittrice italiana di origine ungherese, ha 93 anni. Negli ultimi anni René de Ceccatty è, per così dire, diventato il traduttore ufficiale dell’autore di Ti ho lasciato dormire un te Toast alla francese. In Contrechampun romanzo pubblicato per la prima volta nel 1978, Linda è stata assunta come consulente storico del regista di un lungometraggio di finzione sull’Olocausto. Ispirato dall’esperienza di Bruck sul set di Far frontefilm del 1960 di Gillo Pontecorvo e interpretato da Emmanuelle Riva e Susan Strasberg, il libro è una riflessione sui limiti dell’arte quando si tratta di rappresentare l’impensabile.

Soglia, 22 febbraio

OotlinJenny Fagan

Trasportata di casa in famiglia affidataria fin dalla nascita nel 1977 – all’età di 7 anni, era già stata in 14 case – la scozzese Jenni Fagan ha attinto alla sua infanzia dolorosa per scrivere il suo primo romanzo, Quello selvaggiopubblicato in francese nel 2013. Lodato dalla critica britannica e americana, il suo stile viscerale è stato paragonato a quello di Anthony Burgess (Un’Arancia Meccanica) e d’Irvine Welsh (Trainspotting). In OotlinNella sua quarta opera, l’autrice si riconnette con i suoi traumi per recuperarli meglio. Promettiamo un libro commovente, accattivante, maturo, senza miserabilismo, dove si parla di delinquenza e droga, ma anche del potere salvifico dell’arte.

Métailié, 22 febbraio

Il GolosoAK Blakemore

Nata a Londra nel 1991, AK Blakemore ha ambientato il suo secondo libro, descritto come “una favola politica eminentemente romantica”, nella Francia rivoluzionaria del XVIII secolo.e secolo. La storia è ispirata a una storia vera, quella di Tarare, il goloso di Lione, artista di strada e soldato famoso per il suo appetito divorante. Si sostiene che abbia inghiottito oggetti di ogni tipo e numerose creature, vive o morte. Suor Perpétue, che veglia su questa “bestia pericolosa” attentamente legata al suo letto, raccoglie le inquietanti confessioni di un individuo complesso, privo di amore e libertà, il cui destino illustra il talento degli esseri umani per lo sfruttamento e la crudeltà.

Globo, 26 febbraio

Donna per metàPerumal Murugan

Figura di spicco della letteratura indiana, di lingua tamil, Perumal Murugan è nato nel 1966. È autore di una dozzina di romanzi, ma finora solo uno è stato tradotto in francese, Il paletto (Stéphane Marsan Editore, 2020). Negli anni successivi alla sua pubblicazione, nel 2010, il libro Donna per metà suscitò una grande polemica. Questo perché affronta il tabù dell’infertilità nell’India rurale dell’era coloniale e i mezzi non ortodossi che alcune coppie erano disposte ad adottare per partorire. Ambientata in paesaggi sublimi, la storia di Ponna e Kali è fatta di stigma e umiliazione, amore e solidarietà, folklore e superstizione.

Gallimard, 26 febbraio

cuore neroSilvia Avallone

L’opera prima di Silvia Avallone, Acciaioè stato ampiamente acclamato dal pubblico e dalla critica. Quindici anni dopo questa toccante storia di amicizia incondizionata tra due giovani ragazze, adattata per il cinema da Stefano Mordini, l’autore italiano ci regala un sesto romanzo. L’azione di cuore nero si svolge in montagna, nel piccolo paese della Toscana dove Emilia si è rifugiata per rompere con il suo passato, per offrirsi una sorta di rinascita. Nella casa di fronte c’è un maestro di scuola che l’eroina seduce rapidamente, facendo attenzione a non rivelare nulla di sé. I media italiani l’hanno vista come un’impressionante “ricerca di amore, amicizia e perdono”.

Liana Levi, 19 marzo

Il Messaggero del NordUlf Peter Hallberg

Nato in Svezia, Ulf Peter Hallberg vive a Berlino dal 1983. Autore e traduttore, è uno degli specialisti del drammaturgo svedese August Strindberg (1849-1912). Il primo dei suoi romanzi ad essere pubblicato in francese, una combinazione di fatti storici e fantasie plausibili, Il Messaggero del Nord ci porta al 1888, quando sta per aprire la grande Esposizione nordica di Copenaghen. Strindberg è lì per sfuggire a scandali e debiti, ma anche a sua moglie, l’attrice Siri von Essen, con la quale ha un rapporto a dir poco conflittuale. È in questa turbolenta fine di secolo, tra poche settimane, che l’uomo scriverà il suo capolavoro, Mademoiselle Julie.

Gallimard, 26 marzo

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