I farmacisti delle Alpi Marittime chiedono il mantenimento delle misure sanitarie messe in atto durante la pandemia di Covid-19. In particolare, propongono di mantenere le mascherine gratuite per le persone infette e di estendere questi dispositivi ad altre malattie come l’influenza e l’RSV.
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Nelle Alpi Marittime i farmacisti lanciano l’allarme. In un comunicato inviato alla stampa, l’Unione dei Farmacisti Comunitari sottolinea l’importanza di mantenere le misure sanitarie sviluppate durante il Covid-19.
Mettono in guardia in particolare sui potenziali rischi di un disimpegno di fronte alle attuali minacce epidemiche. Il dipartimento, che conta 1,1 milioni di abitanti e una forte attrazione turistica, necessita, secondo loro, di una maggiore vigilanza sanitaria.
I professionisti richiedono espressamente il mantenimento degli articoli del decreto 1È Giugno 2021 riguardante la lotta al Covid-19. Chiedono in particolare mascherine gratuite per le persone infette e per coloro che le circondano, al fine di limitare la diffusione del virus.
Intervenendo a France 3 Côte d’Azur, Philippe Delaye, copresidente del sindacato delle Alpi Marittime, avverte dell’abrogazione delle misure contenute in questo decreto.
“Non è possibile abrogare completamente queste misure. (…) Tutto ciò che avete sperimentato durante la crisi sanitaria – consegna gratuita di mascherine, test gratuiti nelle farmacie – sarà abrogato. È incomprensibile”.
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In un contesto di forte epidemia influenzale, vista in particolare l’attuazione del piano bianco in alcuni ospedali e l’obbligo delle mascherine in alcuni comuni, esprimono anche la volontà di estendere queste misure all’influenza e al virus respiratorio sinciziale (RSV) .
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Tra le loro proposte, i farmacisti menzionano anche la consegna degli antivirali direttamente in farmacia. Questa misura mirerebbe a curare rapidamente i pazienti e preventivamente coloro che li circondano, alleviando così la congestione delle strutture ospedaliere locali.