È sprofondata completamente nell’abissol’Orizzonte. Sostituendo la Simca 1100 nel 1978, incorpora molti elementi, inclusi i motori e il telaio. Vestita in Inghilterra da Roy Axe, fu eletta auto dell’anno 1979 sotto il naso della Fiat Ritmo. Anche se la Simca Horizon, subito ribattezzata Talbot, ha venduto piuttosto bene in Francia, spesso non ci rendiamo conto che si tratta di un’auto “globale”.
Infatti, viene offerto anche oltreoceano con i nomi Dodge Omni (entry-level) e Plymouth Horizon (high-end). Dotata di un motore VW da 1,7 litri e 64 CV (non è molto, ma il severo disinquinamento negli USA riduce poi la potenza), gode anche del suo piccolo successo. Da notare anche che beneficia di una sospensione anteriore con montanti McPherson, mentre l’Europeo conserva i vecchi bracci sovrapposti ereditati dalla 1100.
Inoltre, Chrysler lo equipaggia con una variante a noi sconosciuta, a coupé chiamato 024 anch’esso alimentato da un 2.2 l da 84 CV. Niente di troppo violento. Ma ora, Lee Iacocca (a cui dobbiamo la Ford Mustang) è presidente della Chrysler dal 1978 e si rivolge a una vecchia conoscenza che ha fatto molto per potenziare la Mustang, un certo Carroll Shelby ! La sua missione? Aggiungere pepe all’orizzonte americano (non a quello europeo, che ora appartiene a PSA), più precisamente a Questa versione della Dodge Omni.
Shelby si è già preso cura dello 024, che lui ribattezzato Caricabatterie e della quale revisionò completamente il rodiggio e spinse il 2,2 l a 110 CV nel 1983. Nel 1984 lo stesso trattamento venne applicato all’Omni, la cui variante rielaborata da Shelby venne denominata GLH (per Goes Like Hell, che può essere tradotto come “cammino del fuoco di Dio”).
Superando i 100 km/h in meno di 9 secondi, batte la VW Golf GTI locale. Ma il meglio deve ancora venire. Per un po’ più di divertimento, l’Omni GLH ottiene un turbo nel 1985, per sviluppare 148 CV. Supera i 190 km/h, ma se il gruppo Chrysler ferma la GLH nel 1986, Shelby vuole ancora divertirsi.
Quell’anno comprò il Ultime 500 copie e ci giocherella nel suo laboratorio che riapre per l’occasione. E lì, bam, la potenza sale a 175 CV (e la coppia a quasi 240 Nm) sull’evoluzione GLH-S. È quindi la sportiva compatta più potente del mondo ma anche della storia, dopo la fine dell’era Talbot raggio di sole di loto che spingeva comunque la battuta a 160 CV.
L’Omni non sta scherzando, supera i 60 mph (96 km/h) e 6,5 s. La rivista americana Hot Rod la confrontò con una Shelby Mustang GT 350 del 1965, e l’Omni la umiliò! Shelby lo suggerisce addirittura la sua Omni è più veloce di una Ferrari 308. Fu la prima compatta ad essere abbinata ad una supercar, ben prima dell’Audi RS3.
Da parte sua, ilLo standard Omni durerà fino al 1990mentre la Horizon europea, che non avrà mai diritto ad una versione sportiva, si fermerà nel 1985 in Francia (1987 in Spagna), sostituita dalla Peugeot 309, che inizialmente doveva chiamarsi… Tavoletta Arizona.