Dalla comparsa dei monopattini elettrici si sono ripetute controversie, in particolare sull'inciviltà di alcuni utenti. Ma nei Paesi Bassi il quadro normativo per gli scooter elettrici supera quello dell’UE e pone problemi.
Si consiglia di limitare l'uso dei monopattini elettrici nelle aree pedonali e sui marciapiedi per evitare incidenti e lamentele da parte dei pedoni. D’altronde vietare l’uso dei monopattini elettrici sulle strade pubbliche è un’altra cosa. In Olanda è quasi la stessa cosa: diciamo che per omologare i monopattini la strada sembra ardua con normative molto rigide e omologazioni difficili da ottenere.
Una legge contraria a quella europea
È sempre difficile per un Paese europeo adottare misure diverse da quelle europee. Certamente l’UE è un’istituzione sovranazionale e non federale, gli Stati restano comunque liberi di stabilire la propria legislazione. Ma in caso di conflitto si applica il principio della preminenza del diritto dell’Unione europea (UE) e si basa sull’idea che in caso di conflitto tra il diritto dell’UE e il diritto di uno Stato membro (diritto nazionale), il diritto dell’UE prevale. Questo principio garantisce l’attuazione delle politiche dell’Unione.
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E tutto il problema di questa controversia nei Paesi Bassi deriva da una legge che va oltre quella vigente nel quadro del diritto europeo. Il nuovo “quadro LEV” rende ancora molto restrittiva l’approvazione dei LEV (in particolare degli scooter elettrici). I media Luminoso sottolinea: per questi veicoli valgono norme molto severe.
Secondo l’associazione LEVA-EU, questo quadro è “contrario alla normativa europea vigente“. L’associazione aggiunge: “ciò mina i principi del mercato unico europeo e ignora anni di sforzi di standardizzazione e di coinvolgimento delle parti interessate.»
Un problema di percezione
Se i Paesi Bassi sembrano così severi sui monopattini elettrici e sui veicoli autobilancianti, è perché la legislazione applicata ai ciclomotori della categoria L è quella che i Paesi Bassi desiderano applicare ai LEV, come spiega Annick Roetynck, segretaria di LEVA-UE: “Continuando ad applicare le norme della categoria L tramite il quadro LEV, i Paesi Bassi agiscono contrariamente al diritto europeo. Ciò costituisce anche un ostacolo illegale per i produttori che desiderano immettere veicoli sul mercato olandese».
Un ostacolo alla mobilità green?
Secondo l’organizzazione LEVA-EU, i Paesi Bassi “ostacolare l’innovazione e la transizione verso una mobilità più pulita“. L’associazione sta lavorando per un cambiamento nella legge olandese che consentirebbe una legalizzazione più flessibile per gli scooter elettrici nei Paesi Bassi: “LEVA-EU invita il ministro e il segretario di Stato olandesi a rivedere le politiche attuali, a rispettare la legislazione dell’UE e a cooperare con le parti interessate».
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