L’influenza della magnetosfera di Ganimede osservata anche nella sua impronta aurorale su Giove

L’influenza della magnetosfera di Ganimede osservata anche nella sua impronta aurorale su Giove
L’influenza della magnetosfera di Ganimede osservata anche nella sua impronta aurorale su Giove
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Giove ha le aurore più luminose del sistema solare. Una delle particolarità di questo pianeta, che condivide con Saturno, è anche quella di avere emissioni aurorali causate da tre delle sue lune più grandi: Io, Europa e Ganimede. Queste emissioni distinte chiamate “impronte digitali aurorali” sono visibili localmente in diversi intervalli di lunghezze d’onda. Questi sono creati da particelle cariche, per lo più elettroni, che si propagano lungo le linee del campo magnetico che collegano le lune a Giove. Precipitando nell’atmosfera del pianeta gigante, questi elettroni inducono caratteristiche aurore, studiate a partire dagli anni 2000 grazie in particolare alle osservazioni del telescopio spaziale Hubble nel dominio dell’ultravioletto.

Dal luglio 2016 la sonda Juno sorvola i poli di Giove a sole poche migliaia di chilometri di altitudine e consente così una caratterizzazione precisa della struttura delle impronte aurorali delle lune. L’analisi combinata dei dati ottenuti a bordo di Juno dallo spettrografo UVS e dallo spettrometro JADE per il quale l’IRAP ha contribuito al sistema ottico elettrostatico, permette di sondare sia le proprietà di queste emissioni ma anche quelle delle particelle cariche che le emettono .

Concentrando il loro studio sull’impronta aurorale di Ganimede, la luna più grande del sistema solare e l’unica che genera il proprio campo magnetico, un team composto da scienziati del CNRS Terre & Univers, in stretta collaborazione con i team della missione Juno (SwRI, Princeton University), tra le altre cose, evidenziò l’influenza della mini-magnetosfera di Ganimede sulla sua impronta aurorale. Hanno così confermato che la dimensione dei tubi di flusso, queste linee tubolari del campo magnetico che collegano le lune all’atmosfera di Giove e in cui si propagano le onde elettromagnetiche e le particelle cariche, è significativamente più grande di quelle riportate su Io e in Europa da studi precedenti. Le osservazioni dell’impronta aurorale di Giunone forniscono quindi un nuovo metodo per studiare la mini-magnetosfera di Ganimede, che sarà esplorata in situ in un modo senza precedenti dalla missione ESA JUICE attualmente in rotta verso Giove.

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