SpaceX distruggerà la Stazione Spaziale Internazionale nel 2030?

SpaceX distruggerà la Stazione Spaziale Internazionale nel 2030?
SpaceX distruggerà la Stazione Spaziale Internazionale nel 2030?
-
La Stazione Spaziale Internazionale orbita attorno alla Terra dagli anni ’90, ma sta lentamente giungendo al termine

Tristan Bergen 30/06/2024 06:00 5 minuti

La NASA ha recentemente deciso di affidare a SpaceX la missione di costruire un veicolo spaziale che riporterà la Stazione Spaziale Internazionale sulla Terra nel 2030, inducendo così la sua definitiva distruzione.

Verso l’imminente distruzione della ISS

La Stazione Spaziale Internazionale purtroppo non è eterna. Dato il suo elevato costo annuo pari a più di 3 miliardi di dollariovvero il 15% del budget totale della NASA e l’obsolescenza dei suoi componenti, l’idea di porre fine a questa missione spaziale è stato menzionato molte volte in passato.

Dopo aver posticipato più volte la scadenza e dopo diversi decenni di attività, la NASA ha annunciato la propria intenzione immergerlo nell’atmosfera terrestre sopra un oceanon dopo la sua fine vita, prevista per il 2030. Alcuni pezzi lo sono si disintegrerà durante la manovra altri, più resistenti, finirà in mare.

L’agenzia spaziale americana non sarà però la sola a portare a termine questo arduo compito. Di recente, infatti, SpaceX si è aggiudicata l’appalto per la costruzione di un veicolo che spingerà la stazione verso l’atmosfera terrestre, un contratto che potrebbe arrivare fino a $ 843 milioni secondo un comunicato stampa della NASA.

Questa operazione richiede lo sviluppo di un veicolo potente, in grado di manovrare una stazione spaziale il cui peso ammonta ancora a circa 430 000kg. Il veicolo che sarà presto sviluppato da SpaceX dovrebbe renderlo possibile dissorbire l’ISS et evitare qualsiasi rischio per le zone abitate. Questo veicolo, i cui controlli saranno controllato dalla NASAdovranno successivamente disgregarsi anche nell’atmosfera terrestre.

Nuovi progetti simili in seguito?

È quindi nel 2030 che nasce la Stazione Spaziale Internazionale, il cui assemblaggio ha avuto inizio nel 1998, finirà ufficialmente. Questo vero e proprio laboratorio spaziale, mantenuto da diversi paesi del mondo, sarà quindi continuato più di 30 anni nello spazio a circa 400 km in orbita sopra la superficie terrestre, accogliendolo al suo passaggio 266 astronauti provenienti da 20 paesi.

Nonostante la guerra in Ucraina, la ISS è rimasta una delle rare aree di cooperazione tra Washington e Mosca. Tuttavia, la Russia si è impegnata fino al 2028 mentre Stati Uniti, Giappone, Canada ed Europa intendono mantenere le missioni fino alla fine della vita della stazione nel 2030.

Dopo il 2030, gli Stati Uniti puntano su stazioni spaziali private in orbita terrestre bassa, che potrebbe ospitare gli astronauti della NASA e altri clienti. Diverse aziende americane stanno già lavorando a questi progetti futuri, come ad esempio Axiom Space o Blue Origin.

Gli americani non saranno però gli unici a sviluppare nuove stazioni di studio nell’orbita terrestre. Anche l’Agenzia spaziale europea ha espresso il desiderio di intraprendere lo stesso tipo di progetto la stazione Starlabprobabilmente operativo entro il 2030 mentre La Cina ha già una stazione spaziale attiva dal 2022 (Tiangong). Successivamente anche l’India potrebbe contribuire con un progetto di stazione orbitale possibilmente attivo entro il 2035.

-

NEXT OpenAI lancia GPT critico per correggere GPT-4