Le origini di Death Stranding, in un ristorante e senza alcuna sceneggiatura

Le origini di Death Stranding, in un ristorante e senza alcuna sceneggiatura
Le origini di Death Stranding, in un ristorante e senza alcuna sceneggiatura
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Potresti pensare che il mondo dei videogiochi sia un luogo insolito, pieno di glamour, dove le decisioni vengono prese in uffici con pareti di vetro dopo presentazioni incredibili. Tuttavia, non è sempre così. Per i programmatori, ovviamente, di solito non è così, ma ora abbiamo scoperto che non è così nemmeno per gli attori che interpretano i personaggi. È il caso di Norman Reedus, che forse conoscerete grazie a Death Stranding e che ha accettato il progetto senza leggere una riga della sceneggiatura.

Sushi incagliato

Fondamentalmente… perchénon c’era alcuna trama quando Hideo Kojima decise di incontrarlo in un ristorante di sushi e chiedergli di essere protagonista di un progetto che non era ancora nemmeno iniziato. Come ha detto Kojima su Twitter, “Ha detto sì all’istante, anche senza avere una sceneggiatura. Il mese successivo lo abbiamo scansionato e abbiamo acquisito screenshot per un trailer.

Il trailer è stato rilasciato durante l’E3 2016, ma il gioco non è stato rilasciato fino al 2019. A quel punto, l’attore era già ampiamente conosciuto per il suo ruolo di Daryl Dixon, che ha interpretato in tre diverse serie: The Walking Dead, The Walking Dead: Origini e, naturalmente, The Walking Dead: Daryl Dixon. Ma la fama non lo ha certo fermato intraprendere un progetto suicida senza scenario, senza storia o qualcosa di simile. Tuttavia aveva passione. Vediamo chi può dire la stessa cosa oggi.

All’epoca, ricorda Kojima, “ero ancora magro e al di sotto di quanto raccomandato”. Lui e Reedus sono diventati amici, ovviamente. Tanto che Reedus ha risposto al tweet di Kojima dicendo “Amico”. I due si incontreranno di nuovo in Death Stranding 2, perché dopo il successo del primo, sinceramente… Chi potrebbe rifiutare un seguito?

Scrittore di cultura pop che scrive per siti web, riviste, libri, social media, sceneggiature, quaderni e tovaglioli se non c’è altro posto dove scarabocchiare.

Notizie da Randy Meeks

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