I funghi come isolante ecologico, l’idea sorprendente di un Charentais

I funghi come isolante ecologico, l’idea sorprendente di un Charentais
I funghi come isolante ecologico, l’idea sorprendente di un Charentais
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Ispirandosi a un fumetto, Charentais Georges Bray ha avuto l’idea di creare un isolante di origine biologica a base di funghi e paglia. Un’alternativa originale, eco-responsabile e locale agli isolamenti tradizionali più inquinanti.

Il micelio. Questo componente potrebbe non significare molto per te, ma potrebbe isolare le tue case domani. 100% vegetale, composto da filamenti, il micelio è anche chiamato “spawn di funghi”. Questo substrato è l’apparato vegetativo dei funghi, cioè la parte sotterranea da cui crescono i funghi.

Georges Bray è accompagnato da quattro studenti di costruzioni del CESI, la scuola di ingegneria di Angoulême.

© Cécile Landais-Frances Télévisions

Charentais Georges Bray ha avuto l’idea di mescolare questo materiale con la paglia per creare un isolamento di origine biologica. Affinché ciò funzioni, Georges Bray deve macinare, comprimere ed essiccare il micelio. “L’idea è di disidratare completamente i pannelli isolanti in modo che non crescano funghi in casa. I pannelli devono essere densi e ariosi per essere efficaci“, lui spiega. Il micelio ha la particolarità di essere molto economico, di crescere velocemente, di essere interamente biodegradabile e soprattutto di avere proprietà isolanti.

Un’idea tratta da un fumetto

Prima di intraprendere il progetto “Mycélium Charente” nell’ottobre 2023, George Bray ha lavorato per 12 anni in centri socioculturali. La cultura, e più precisamente il fumetto, è stata la sua fonte di ispirazione. “Mi sono imbattuto nel fumetto di Alex Adamiak, Avenir Moisi, il cui tema è il futuro nel 2050. La storia racconta come il mondo potrebbe essere più in contatto con la natura”, ricorda George Bray. In questo fumetto, il micelio viene utilizzato come super componente del futuro.




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©Televisori francesi

Oggi “micocultore in erba”, vuole passare dalla finzione alla realtà. Per aiutarlo, lo hanno accompagnato quattro studenti edili del CESI, la scuola di ingegneria di Angoulême. Studio di mercato, raccolta fondi, aiuto per ottenere: Baptiste Crozes, Marius Hilt, Lucas Jego e Théo Frayssinhes partecipano attivamente a questo progetto che è parte integrante della loro formazione. “IOPenso che ci sia una possibilità che funzioni, altrimenti non saremmo qui”, afferma Baptiste Crozes, studente di ingegneria con una specializzazione imprenditoriale.

Questa sorprendente innovazione è attualmente in fase sperimentale. Georges Bray intende creare una cooperativa e acquistare attrezzature professionali per sviluppare il suo progetto.

Questo componente innovativo potrebbe rappresentare un’alternativa alla lana di vetro, l’isolante più comune, ma da tre a otto volte più inquinante rispetto ai materiali di origine biologica.

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