Il confronto continua nel campo dell’IA generativa. Lanciata per la prima volta nelle Filippine all’inizio della settimana, l’app Google Gemini per iOS è ora ampiamente disponibile e da giovedì anche in Svizzera. Questo lancio arriva diversi mesi dopo la sua disponibilità su Android e prima dell’implementazione ufficiale in Europa di Apple Intelligence sugli iPhone più recenti. Finora l’intelligenza artificiale generativa di Google poteva già essere utilizzata su iPhone, ma solo tramite il browser web o la scheda Gemini integrata nell’app Google, il che era meno pratico.
Scaricabile gratuitamente dall’App Store, l’app Google Gemini per iPhone include la maggior parte delle funzionalità già presenti sui dispositivi Android, come l’accesso alla modalità vocale Gemini Live, disponibile in più di dieci lingue. Ciò ti consente di chattare in modo naturale con l’assistente come se fosse un essere umano. È possibile scegliere tra dieci voci diverse (coinvolte, allegre, pacate, energiche e più o meno basse o alte). Come per la modalità vocale della ChatGPT della concorrente, è possibile interromperla, ad esempio, per porre una domanda o cambiare argomento. L’app Google Gemini per iOS, che è in grado di fornire informazioni dalle immagini inviate dagli utenti, include anche il modello di generazione di immagini Imagen 3 che trasforma le descrizioni di testo in immagini generate dall’intelligenza artificiale.
Un’altra funzionalità è l’accesso alle informazioni di altre app Google sull’iPhone, come Gmail, Google Maps, Google Calendar o YouTube, per includerle nelle conversazioni.
Da parte sua, giovedì la start-up OpenAI ha esteso a tutti gli utenti la sua app ChatGPT per il sistema informatico Windows di Microsoft. Lanciata prima su macOS, poi su Windows, questa app dedicata consente di accedere alle funzionalità del famoso assistente senza utilizzare un browser web. Finora era riservato agli abbonati paganti (ChatGPT Plus Enterprise, Edu). Disponibile gratuitamente sul Microsoft Store, permette di attivare il chatbot premendo la scorciatoia Alt+Spazio.