Test Huawei FreeBuds 6i: uno sviluppo positivo, senza correre rischi

Test Huawei FreeBuds 6i: uno sviluppo positivo, senza correre rischi
Test Huawei FreeBuds 6i: uno sviluppo positivo, senza correre rischi
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Ordini

Tattili al 100%, l’ergonomia dei FreeBuds 6i è identica a quella della versione precedente, a meno che non teniamo conto dell’ultimo aggiornamento. Ciò consente ancora di supportare la doppia pressione (riproduzione/pausa), la pressione lunga (cambio della modalità di riduzione del rumore) e lo spostamento verticale (volume), ma permette infine di aggiungere la tripla pressione destinata soprattutto alla navigazione in una playlist. Questo permette finalmente di fornire tutti i controlli classici, senza alcun compromesso.

Naturalmente è ancora in programma il rilevamento delle porte, che può essere disattivato se necessario dall’app AI Life.

Applicazione

Non immensamente ricco, ma francamente intuitivo e piuttosto esteso in termini di impostazioni, AI Life è una buona applicazione dedicata. Ogni funzione o regolazione è ben evidenziata, Huawei evitando il più possibile di cadere in un eccesso di struttura ad albero.

Disponibile nell’App Store (iOS), AI Life, a causa delle sanzioni che gravano sul brand, non è ancora presente nel Google PlayStore. Dovrai quindi rivolgerti ad uno store di applicazioni di terze parti, come APKpure, oppure installarlo da un file .APK per poterlo utilizzare su Android. Tutta l’interfaccia e le possibilità dell’applicazione sono presenti nativamente anche sugli smartphone del produttore.

Connettività

Moderno ma non sorprendente, il chip Bluetooth associato alle FreeBuds 6i, nella versione 5.3, è compatibile multipunto. Supporta l’accoppiamento rapido Swift Pair, nonché l’accoppiamento rapido associato agli smartphone Huawei (EMUI 10 o superiore). Ancora una volta l’esclusione dell’ecosistema Android implica l’assenza della compatibilità con Google Fast Pair.

Per quanto riguarda i codec, la scheda tecnica è la stessa del 2023: SBC, AAC, LDAC, nonché il codec interno L2HC nella versione 2. Gli ultimi due codec, etichettati Hi-Res, devono essere attivati ​​nell’app. Nella modalità di connessione classica, la latenza dell’Huawei FreeBuds 6i è di circa 160 ms (codec SBC), un valore molto onesto, anche se troppo elevato per l’utilizzo video senza compensazione. Proprio come sui FreeBuds 5i, c’è una modalità a bassa latenza che può essere attivata nell’app. Purtroppo questo non riduce drasticamente questo valore e non è molto stabile, in particolare nelle connessioni multipunto. Riservatevi soprattutto per un semplice collegamento indoor.

Piccolo extra riservato all’ambiente telefonico Huawei, è possibile effettuare la condivisione audio per connettere due coppie di FreeBuds 6i contemporaneamente sullo stesso smartphone.

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