I ricercatori scrutano l’universo per rivelare la vita sugli esopianeti

I ricercatori scrutano l’universo per rivelare la vita sugli esopianeti
I ricercatori scrutano l’universo per rivelare la vita sugli esopianeti
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Dalla prima scoperta di un pianeta al di fuori del nostro sistema solare nel 1995 da parte di Michel Mayor e Didier Queloz (vincitori del Premio Nobel per la fisica 2019 per questa impresa), il numero di esopianeti rilevati ha continuato a crescere. Oggi ce ne sono più di 6.000, ma c’è sempre questa domanda perpetua: su quanti di essi esiste la vita?

Una cosa è certa: affinché possa nascere la vita, la quantità di raggi X emessi dalla stella centrale non deve essere eccessiva. Su questa base, i ricercatori hanno isolato 57 soli e hanno tentato di osservare se la loro emissione di raggi X potesse o meno essere deleteria.

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L’European Extremely Large Telescope potrebbe dare la priorità agli esopianeti trovati in questo studio.

© Swinburne Astronomy Productions/ESO

Isolare i più protetti

Per raggiungere questo obiettivo gli astrofisici hanno utilizzato i dati raccolti dai telescopi spaziali Chandra della NASA americana e XMM-Newton dell’europea Esa, entrambi progettati per l’osservazione dei raggi X nello spazio. Considerando la vita come la conosciamo grazie alle conoscenze accumulate sulla Terra, hanno dedotto caso per caso se la radiazione X osservata fosse compatibile o meno con la comparsa della vita. Hanno poi isolato le stelle per le quali i pianeti situati nella zona abitabile sperimentano una radiazione di raggi X simile o inferiore a quella sperimentata dalla Terra nei suoi primi giorni.

La loro conclusione non dice che attorno a queste stelle un pianeta protegga la vita al minimo. Spiega che, anche se ciò significa volerlo stanare, tanto vale rivolgere i nostri sforzi in quella direzione. Pertanto, i futuri telescopi giganti, come l’European Extremely Large Telescope attualmente costruito nel nord del Cile, potrebbero essere utilizzati per studiare l’atmosfera e la composizione della superficie di questi esopianeti.

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