Remake HD-2D di Dragon Quest III è una produzione attesa dai fan di Gioco di ruolo classici, perché segna un'importante modernizzazione di uno dei pilastri del genere. Dalla sua prima versione nel 1988, Dragon Quest III ha subito diversi porting, ma questa nuova edizione porta molto più di un semplice aggiornamento grafico. Attraverso l'uso dello stile visivo HD-2D introdotto da Viaggiatore Octopaticoquesto remake evolve il titolo verso un'estetica che combina l'iconica pixel art con ambienti tridimensionali dettagliati, pur conservando l'anima della produzione originale. Abbiamo portato a termine questa “nuova” odissea, quindi è giunto il momento di raccontarvela.
Una vera delizia per gli occhi!
Uno dei principali punti di forza di questa versione è la grafica ridisegnata. Le città, i sotterranei e i paesaggi sono stati ricreati con un'attenzione ai dettagli che conferisce un'identità specifica a ogni luogo visitato. Gli sprite dei personaggi e dei mostri sono stati rispettosamente modernizzati per preservare lo stile visivo distinto della serie Ricerca del drago. Questo remake in HD-2D riesce a coniugare alla perfezione tradizione e modernità. Questo stile folle acquista complessità grazie a impressionanti effetti di luce e texture accurate. I villaggi, vivaci e colorati, immergono il giocatore in un universo dove ogni luogo sembra unico ed elaborato. I sotterranei, dal canto loro, sono decorati con atmosfere distinte, contribuendo all'immersione totale in questo mondo pieno di fantasia. Ci sono però alcuni luoghi con una resa piuttosto elementare, pensiamo soprattutto alle zone desertiche, ma nel complesso, è più che piacevole alla vista.
Se te lo stai chiedendo, sì, le modalità visive sono disponibili nelle impostazioni. Ciò rende possibile? Da un lato, avere un'immagine bella e chiara, ma con a frequenza dei fotogrammi piuttosto bassa, e dall'altro, fluidità elevata, ma con una resa leggermente sfocata; visibile soprattutto nelle decorazioni. Per ora, ti consigliamo di giocarci in Qualità per goderti una grafica che solleticherà l'occhio. Il numero di immagini al secondo, che sembra limitato a 30, non disturba assolutamente in una produzione di questo tipo che esibisce pixel e scontri a turni. Infine, nota che è il talento Fenyonlavorando su diverse opere di Toriyama e avendo un tratto vicino al maestro, che curò le illustrazioni di quest'opera. Insomma, una vera delizia per gli occhi!
Che dire della colonna sonora in tutto questo? Ebbene Koichi Sugiyama, il compositore emblematico del franchise, vede qui le sue composizioni arricchite da una registrazione orchestrale. Ogni pezzo è in linea con l'azione sullo schermo. Per farti un esempio, i nostri esgourdes apprezzano note epiche durante il combattimento o canti più dolci durante l'esplorazione. Queste orchestrazioni aggiungono ulteriore anima all'avventura e sono il complemento perfetto allo stile HD-2D.