come questo marchio francese ha reso più divertenti i gilet da ciclismo gialli

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Presente al salone Made in , la marca francese Vasimimile immagina e disegna gilet di visibilità per ciclisti. Con qualcosa in più che sicuramente attirerà l'attenzione: messaggi e pittogrammi divertenti, che puoi personalizzare come preferisci.

Fonte: Grégoire Huvelin – Frandroid

« È davvero brutto, un gilet giallo per i ciclisti “. Si basa su un'osservazione probabilmente condivisa da molti secondo cui Delphine Chartron, residente a Grenoble, ha lanciato l'avventura Vasimimile nove anni fa. Con un obiettivo in mente: reinventare il gilet visibilità con standard nuovi, più divertenti e originali.

In effetti, il primo accessorio del marchio non è stato un gilet, ma una cintura di visibilità. “ Oggi i prodotti più conosciuti del marchio sono i gilet. », ammette il nostro interlocutore al salone Made in France, organizzato a Parigi dall'8 all'11 novembre e in cuiFrandroidsi arrese.

Produzione regionale

«Mi sono divertita con messaggi che parlano a tutti», prosegue l'interessato. “Cavalca il mio pollo”, “Esci dagli ingorghi”, “Non sei mai più spinto che da solo” sono tra lecatchlinesche possiamo trovare nel catalogo, spesso ornati da un piccolo pittogramma associato e altrettanto bonari, il tutto a vari prezzi (€12-€189)

«Se lo desideri è anche possibile personalizzare il tuo accessorio», aggiunge Delphine Chartron, che oggi lavora principalmente con le aziende. “L'ultima struttura che ci ha chiamato è stata niente meno che la metropoli di Lione, in occasione della campagna nazionale 'Ciclisti, splendete!'“. Vasimimile collabora anche con le scuole della regione.

Fonte: Grégoire Huvelin – Frandroid

La produzione dei pezzi, infatti, ha sede esclusivamente in Auvergne-Rhône-Alpes, “in tre o quattro laboratori diversi che impiegano persone con disabilità o che sono specializzati nel reinserimento professionale», ci racconta Delphine Chartron.

La materia prima, il poliestere, proviene dall'Asia. “Il poliestere ad alta visibilità non esiste in Francia, o se esistesse, la vendita del giubbotto sarebbe costata troppo», avverte colei che cederà le redini della sua azienda a Marine Floret, anche lei presente allo stand.

Verso nuovi orizzonti

«C'è troppo lavoro, dobbiamo sviluppare sempre nuovi progetti ma non ho il tempo necessario con diversi bambini da mantenere», realizza Delphine Chartron, che, in quasi 10 anni, ha sviluppato un catalogo di prodotti che spazia dai coprisella, ai copriborse, passando per mantelle antipioggia e marsupi riflettenti.

«Per quanto riguarda il ciclismo, abbiamo già esplorato parecchio il territorio: forse usciremo con nuovi colori o nuovi loghi», immagina dal canto suo Marine Floret. “Vorrei posizionarci anche sul running e sul trail running, che vanno molto di moda. Ma l'idea è restare nel Made in France e vedere cosa riusciamo a produrre con i laboratori».


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