Daga Daour – Accesso delle popolazioni al programma di elettrificazione rurale: quasi dieci villaggi sono stufi

Daga Daour – Accesso delle popolazioni al programma di elettrificazione rurale: quasi dieci villaggi sono stufi
Daga Daour – Accesso delle popolazioni al programma di elettrificazione rurale: quasi dieci villaggi sono stufi
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Fortemente mobilitate ieri, domenica 9 giugno, a Daga Daour (comune di Ngathie Naoudé), le popolazioni di una decina di villaggi tra cui Silaty, Daga Ngor Sarr, Daga Diamaguène, Keur Daouda, tra gli altri, hanno denunciato con dolore e amarezza le disparità di cui sono vittime in relazione al programma di accesso all’elettricità per le popolazioni rurali.

Indossando come tradizione una fascia rossa al braccio, durante una manifestazione organizzata ieri domenica a Daga Daour, le popolazioni di una decina di villaggi del comune di Ngathie Naoudé chiedono ai decisori del Paese un’immediata ripresa dei lavori di elettrificazione delle loro località. Iniziati nei rispettivi villaggi qualche anno fa, questi lavori sono stati successivamente interrotti, per ragioni ancora sconosciute.

Dopo molteplici rimostranze rivolte ai funzionari Senelec e alle altre autorità del paese, gli abitanti del villaggio, attraverso il loro portavoce, El Hadji Tamba Bâ, desiderano chiarire che nessuno degli abitanti ha preteso nulla che riguardi un risarcimento sulla pista utilizzata da Senelec. E che quindi lo Stato è ancora libero di proseguire i lavori. Perché, indicano, le popolazioni non sopportano più di vivere nell’oscurità e di vedere le loro donne continuare a usare il pestello per macinare i cereali, in un contesto di piena lotta per la riduzione del lavoro femminile.

Oltre alla recrudescenza del fenomeno dei furti di bestiame nelle varie frazioni sparse sul territorio, le popolazioni restano ancora prive delle nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione. Per ricaricare i cellulari, i residenti sono costretti a percorrere diversi chilometri fino al villaggio elettrificato più vicino. Durante il Ramadan, ragazzi e ragazze percorrono lo stesso percorso per prendere il gelato, con tutta l’insicurezza che ciò comporta.

Nonostante la sua vicinanza al corridoio Dakar/Bamako, il villaggio di Daga Daour e le aree circostanti sono una delle rare aree del paese a non avere un solo chilometro di pista lateritica. Per spostarsi, le persone continuano ancora a utilizzare sentieri sabbiosi. Un peso per le donne incinte, costrette a viaggiare periodicamente per essere consultate o per partorire (un bambino). Perché, ci dicono i residenti, non solo l’unico centro sanitario esistente in questo villaggio non è più in grado di accogliere i pazienti, data la forte crescita della popolazione, ma è anche rimasto bloccato, senza personale infermieristico, né piattaforma tecnica.

Negli ultimi dieci anni è stato assegnato al villaggio di Daga Daour un progetto per la costruzione di un centro di formazione professionale e tecnica. Il sito è identificato. Una delegazione dell’Ispettorato accademico è arrivata addirittura a visitare il sito. Ma, durante la manifestazione di ieri, le popolazioni hanno manifestato un sentimento di preoccupazione nel vedere i loro sogni crollare e che questo progetto venisse assegnato ad un altro villaggio più dotato di infrastrutture socioeconomiche di base.

CADUTA DI ABDOULAYE

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