un’iniziativa francese per contrastare i pregiudizi legati all’intelligenza artificiale e rafforzare la partecipazione dei cittadini

un’iniziativa francese per contrastare i pregiudizi legati all’intelligenza artificiale e rafforzare la partecipazione dei cittadini
un’iniziativa francese per contrastare i pregiudizi legati all’intelligenza artificiale e rafforzare la partecipazione dei cittadini
-

In un periodo segnato da un crescente scetticismo nei confronti delle istituzioni e da un’intensificazione della guerra dell’informazione durante i periodi elettorali, la Francia sta assumendo un ruolo guida con il lancio del programma “Democratic Commons”. Questa ambiziosa iniziativa, supportata da Make.org, Sciences Po, Università della Sorbona e CNRS, mira a sviluppare soluzioni di intelligenza artificiale generativa open Source per rafforzare la democrazia su scala globale e migliorare la partecipazione dei cittadini.

Il lancio di questa iniziativa è stato annunciato da Marina Ferrari, Segretario di Stato per gli Affari Digitali, durante l’incontro dei più grandi talenti francesi dell’IA attorno al Presidente della Repubblica all’Eliseo martedì 21 maggio.

Ha poi dichiarato:

“La Francia difende un approccio all’IA che sia aperto, giusto e responsabile. Questo è il senso dei bandi che abbiamo lanciato per il “Digital Commons” sull’intelligenza artificiale. Sono lieto di annunciare oggi i vincitori, in particolare il progetto “Democratic Commons” di Make.org con Sciences Po, l’Università della Sorbona e il CNRS, che fornirà soluzioni per valutare e correggere i bias nei sistemi di intelligenza artificiale per garantirne un uso responsabile nei processi democratici ”.

Un progetto di respiro internazionale e multidisciplinare

Finanziato per 6 milioni di euro dal programma “Digital Commons” di France 2030 e Bpifrance, il progetto “Democratic Commons” si distingue per la sua dimensione interdisciplinare, riunendo esperti di data science, scienze politiche, linguistiche e sociali. Più di 50 ricercatori e ingegneri collaboreranno per due anni per sviluppare e condividere in open Source un quadro scientifico per la valutazione e la correzione dei bias nei grandi modelli linguistici (LLM) e piattaforme di partecipazione dei cittadini conformi ai principi democratici.

Si avvarranno dell’esperienza di leader nel campo dell’intelligenza artificiale etica come Hugging Face, Aspen Institute, Mozilla.ai, Project Liberty Institute e Genci.

Questo consorzio di partner lavorerà in stretta collaborazione con un consiglio di supervisione scientifica che riunisce luminari tra cui Yochai Benkler (Berkman Klein Center), Hélène Landemore (Yale), Karine Perset (OECD.ai), Asma Mhalla (EHESS/CNRS – Columbia), Raja Chatila (Sorbonne-Université) e Djamé Seddah (Inria) e Michelle Barsa (Omidyar Network).

Una risposta alle sfide contemporanee

Axel Dauchez e Alicia Combaz, fondatori di Make.org, hanno sottolineato l’urgenza di tale iniziativa:

“La crescente astensione elettorale riflette una profonda crisi di fiducia nelle istituzioni democratiche. Questa sfiducia è esacerbata dall’aumento dei conflitti globali e dall’emergere dell’intelligenza artificiale generativa, che ne amplifica i mezzi d’azione. In questo contesto, per Make.org è stato prioritario investire massicciamente nella costruzione dell’intelligenza artificiale al servizio della democrazia”.

Antoine Petit, Presidente e Amministratore Delegato del CNRS, ha aggiunto:

“L’intelligenza artificiale generativa e i grandi modelli linguistici stanno rivoluzionando molteplici settori di attività. Anticipare gli impatti di queste tecnologie sulla società, e in particolare sull’esercizio della cittadinanza negli spazi digitali, sta diventando urgente. Il CNRS apporta a questo progetto competenze complementari in informatica, politica e linguistica”..

Il programma “Democratic Commons” rappresenta un passo significativo nella ricerca e nell’applicazione dell’intelligenza artificiale per la democrazia. Riafferma la competenza della Francia nel campo dell’intelligenza artificiale sulla scena internazionale e il suo ruolo storico nella protezione dei diritti umani e nella salvaguardia della democrazia.

-

PREV L’iPhone è controllabile con gli occhi in iOS 18
NEXT sappiamo che aspetto ha lo smartphone e ci sono buone notizie