Brian Wilson soffre di una “grave malattia neurodegenerativa”. Un giudice di Los Angeles ha approvato la tutela del co-fondatore dei Beach Boys.
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Brian Wilson non è più in grado di prendersi cura di se stesso.
Il co-fondatore dei Beach Boys soffre di una “grave malattia neurodegenerativa” che lo rende incapace di prendere decisioni personali e mediche. Un giudice di Los Angeles ha accolto le richieste avanzate dalla famiglia del musicista tre mesi fa.
La famiglia aveva chiesto che fosse posto sotto tutela a causa del suo declino cognitivo e della demenza, peggiorati dopo la morte della moglie Melinda a gennaio, all’età di 77 anni.
“Ritengo, sulla base di prove chiare e convincenti, che la tutela della persona sia necessaria”, ha dichiarato il giudice.
La petizione iniziale rivelava che Brian Wilson, 81 anni, soffriva di un “grave disturbo neurocognitivo” e “non era in grado di provvedere ai suoi bisogni personali in termini di salute fisica, alimentazione, abbigliamento o alloggio”. Due dei sette figli del cantante, bassista e cantautore, Carnie e Wendy Wilson, hanno chiesto, tramite il loro avvocato, che tutti i bambini siano aggiunti a una catena di messaggi di gruppo riguardante il padre e che siano tutti consultati sulle decisioni mediche. Il giudice ha accolto queste richieste.
Un avvocato nominato dal tribunale per Brian Wilson ha detto che il frontman dei Beach Boys non era in grado di nominare i suoi figli oltre ai due che vivono con lui, era “difficile da capire e ha dato risposte molto brevi a domande e commenti”.
A febbraio, quando è stata presentata la petizione, ci si aspettava che il suo agente, Jean Sievers, sarebbe stato il suo tutore insieme al suo manager, LeeAnn Hard. Brian Wilson ha avuto due figlie dal suo primo matrimonio e ha adottato cinque figli con la sua seconda moglie.
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