Il campo magnetico terrestre è ciò che ci protegge dai raggi distruttivi del Sole e delle stelle. In un nuovo studio pubblicato sulla rivista Communications Earth & Environment il 2 maggio 2024, i ricercatori di Rochester, New York, hanno rilevato il punto più debole di questo campo magnetico. E stranamente coincide con lo sviluppo della vita complessa sul pianeta blu.
I ricercatori hanno misurato la magnetizzazione presente nei minerali risalenti a più di 2 miliardi di anni fa fino a 591 milioni di anni fa. Hanno scoperto che i campioni più recenti hanno rivelato un campo magnetico 30 volte inferiore a quello attuale. Questo campo debole sarebbe durato almeno 26 milioni di anni.
Un aumento dell’ossigenazione?
Questo periodo corrisponde al periodo Ediacarano, “che durò da 635 a 539 milioni di anni fa”, precisa New Atlas in un articolo pubblicato il 5 maggio 2024. Questo periodo è stato una tappa chiave nell’evoluzione della vita sulla Terra, poiché è sinonimo con la comparsa di forme di vita multicellulari complesse.
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“Questa competizione solleva la questione se la maggiore perdita di ioni H in un campo magnetico ridotto abbia contribuito all’ossigenazione, consentendo in definitiva la diversificazione degli animali macroscopici e mobili della fauna ediacarana”dettaglia lo studio.
In definitiva, senza questa riduzione del campo magnetico, che oggi percepiamo come una minaccia, la vita come la conosciamo non sarebbe mai apparsa sulla Terra.
