Il segreto per planare tra i marsupiali

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Un petauro dello zucchero (“Petaurus breviceps”) prende il volo di notte, all’Università di Princeton. JOE MCDONALD

Qle galline hanno i denti… Ognuno di noi conosce l’espressione. Finalmente ogni francofono. La lingua inglese, invece, ha scelto di onorare un altro animale. Quando i maiali volano, lei dice. Naturalmente la prospettiva che i maiali volino è altrettanto impossibile. Anche se… Se la maggior parte dei mammiferi rimane confinata sul suolo della mucca, la capacità di volare, o meglio di planare, è apparsa più volte in questa classe di vertebrati – alla quale, ricordiamolo, apparteniamo. Pensiamo ai pipistrelli, esperti del volo attivo. Ma altri mammiferi, come gli scoiattoli volanti, i colugo e tre specie di marsupiali, planano con destrezza.

È proprio a quest’ultimo che un team di ricercatori americani si è interessato particolarmente per capire come potesse essere comparso il patagium, questa membrana che si estende tra le gambe e i fianchi, conferendo loro il famoso superpotere. Perché loro e non una delle 1.400 specie di pipistrelli? “Per due motivispiega Ricardo Mallarino, docente all’Università di Princeton e coordinatore di uno studio pubblicato il 24 aprile sulla rivista Natura. Da un lato perché il patagium è comparso indipendentemente in queste tre specie vicine, il che ci permette di fare dei confronti. E dall’altro perché questa membrana si sviluppa non nell’utero ma nella sacca materna, quindi accessibile all’esperimento. » Ricordiamo che i marsupiali, compresi i grandi canguri, danno alla luce larve del peso di circa 1 grammo… che strisciano nella sacca ventrale, si attaccano a un capezzolo e lì completano il loro sviluppo.

Il team ha innanzitutto sequenziato il genoma di queste tre specie ma anche di altre undici specie di marsupiali prive della famosa membrana. Non ha trovato mutazioni genetiche in grado di spiegare il fenomeno. D’altra parte, nelle tre specie che planano, ha osservato un’evoluzione accelerata vicino al gene Emx2. Modificazioni diverse, testimoni di una storia singolare specifica per ogni specie, ma tutte situate nella stessa regione.

Un allevamento di petauri dello zucchero

Questo gene non è sconosciuto a chi studia la formazione di grandi strutture anatomiche nell’embrione. Presente in tutti i mammiferi, è coinvolto in particolare nello sviluppo del cervello e della cintura pelvica. Potrebbe essere che abbia avuto un ruolo importante anche nella crescita del patagium?

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