App Store e Google Play Store rimuovono le app per creare “nudi” utilizzando l’intelligenza artificiale

App Store e Google Play Store rimuovono le app per creare “nudi” utilizzando l’intelligenza artificiale
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Per fermare la polemica emergente sulle applicazioni che promettono di “scoprire” le persone nelle foto, Google e Apple ne hanno cancellate diverse.

L’intelligenza artificiale e i suoi eccessi potrebbero avere dei limiti. Google e Apple, al loro livello, hanno deciso di mettere il kibosh su questo controllando il loro negozio di applicazioni. Secondo un’indagine del sito 400 Media, rilevata dal Journal du Geek, i due colossi avrebbero rimosso applicazioni che promettevano di creare “nudi” utilizzando l’intelligenza artificiale.

I media avevano messo in risalto questo tipo di applicazioni che consentono alle persone di “spogliare” le persone dalle foto o di “renderle nude” attaccando il loro volto su un altro corpo con l’aiuto dell’intelligenza artificiale. 400 Media ha sottolineato anche la massiccia promozione fatta su Instagram e sui siti per adulti. Altri annunci pubblicitari sono stati avvistati anche su X (ex Twitter).

Un problema ricorrente dal 2022

Apple e Google hanno inviato avvisi agli sviluppatori prima che venissero adottate sanzioni per aver violato le regole dello Store. E rimettendo così sul tavolo la questione dei “deepfake” video o fotografici creati dall’intelligenza artificiale, che pongono “importanti problemi etici e legali”.

Diversi stati americani hanno iniziato a legiferare sulla questione dei contenuti sessuali espliciti generati dall’intelligenza artificiale e sui danni psicologici o di altro tipo causati alle vittime. Diversi eletti avevano invitato anche le piattaforme a prendere in considerazione il problema e ad intervenire.

Dal 2022 questo tipo di applicazioni esiste e viene segnalato su Google Play Store e App Store, ma senza reazione da parte dei colossi del settore. Secondo i media, Apple ha cancellato tre applicazioni dopo che erano state rivelate negli articoli. Il rapporto dell’indagine menziona anche cinque annunci di questo tipo di applicazioni individuati nella libreria pubblicitaria di Meta (due verso servizi web che offrono queste possibilità, tre verso applicazioni dell’App Store). Meta ha rimosso rapidamente gli annunci offensivi.

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