La sonda Hera è decollata dalla Florida per una missione di esplorazione di asteroidi

La sonda Hera, che studierà l’asteroide Dimorphos, è decollata lunedì 7 ottobre da Cape Canaveral, in Florida, a bordo di un lanciatore SpaceX Falcon 9, secondo una trasmissione in diretta dall’Agenzia spaziale europea (ESA).

La missione dovrebbe arrivare alla fine del 2026 nei pressi di questo asteroide, colpito due anni fa da una nave della NASA per deviarne la traiettoria durante un test senza precedenti di “difesa planetaria”.

Nascosta nella carenatura di un Falcon 9, la sonda dell’ESA è decollata alle 10:52 ora locale (16:52 ora di Parigi). Il lancio è stato preceduto da diversi giorni di incertezza. SpaceX, il cui Falcon 9 aveva riscontrato un’anomalia nel suo volo precedente, ha ottenuto il via libera dalle autorità americane solo domenica. E le condizioni meteorologiche erano incerte mentre l’uragano Milton si avvicinava alla costa della Florida (sud-est degli Stati Uniti).

Scenario fantascientifico

Milton, che lunedì si è rafforzato fino a diventare un uragano di categoria 5, ha già portato al rinvio del lancio, inizialmente previsto per giovedì prossimo, di una missione della NASA, Europa Clipper, che dovrà studiare una luna ghiacciata di Giove per scoprire se è l’oceano sotterraneo può sostenere la vita.

La sonda Hera deve incontrare Dimorphos, un piccolo corpo di soli 160 metri di diametro, che è la luna di un asteroide più grande, Didymos.

Nel 2022, in uno scenario degno di un romanzo di fantascienza, una nave della NASA si schiantò deliberatamente sulla sua superficie. L’obiettivo di questo test unico di “difesa planetaria” era quello di valutare se fosse possibile deviarne la traiettoria e utilizzare questa tecnica nel caso in cui, in futuro, un asteroide minacciasse di colpire la Terra.