Il “Titanic delle Alpi” sogna ancora di emergere dall’acqua

Il “Titanic delle Alpi” sogna ancora di emergere dall’acqua
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Boris Busslinger

corrispondente nella Svizzera tedesca

Pubblicato il 13 aprile 2024 alle 13:08 / Modificato il 13 aprile 2024 alle 21:33

Il 2 maggio 1933, centinaia di curiosi assistettero all’affondamento volontario della Säntis, una nave della Belle Epoque entrata in servizio nel 1892. Dopo quarantuno anni di attività, l’orgogliosa nave scivolò via per accogliere la generazione successiva e, come il Il prezzo del rottame era sproporzionato rispetto ai costi di demolizione (e le norme ambientali non erano quelle che conosciamo oggi), si decise di affondarlo nel lago.

Con senso dello spettacolo: “Per dare un carattere drammatico all’affondamento, nel camino fu accesa una cartuccia di fumo”, riportò la stampa dell’epoca. Mentre l’apertura delle valvole di fondo condannava maestosamente il Säntis a precipitare in picchiata fino a far scomparire la sua carcassa; 91 anni dopo, un “gruppo di appassionati” spera di riportare in vita il vecchio piroscafo. I rottami potrebbero essere riemersi mercoledì prossimo.

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