Presto il diamante non sarà più il materiale più resistente sulla Terra!

Presto il diamante non sarà più il materiale più resistente sulla Terra!
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Carbonio puro e una struttura cristallina ultracompatta acquisita nelle profondità della Terra. Il diamante è quindi il minerale naturale più forte attualmente conosciuto. Si trova infatti al vertice della scala di Mohs, che ne valuta la durezza mineraliminerali su una scala da 1 a 10. Insolvente in qualsiasi acido e di resistenzaresistenza pressione e usura estreme, il diamante è utilizzato in molti appapp industriale e nella ricerca scientifica, in particolare per riprodurre pressioni molto significative.

Un superdiamante ancora più resistente

Il diamante, però, potrebbe perdere il suo posto di paladino della resistenza. I ricercatori hanno infatti effettuato simulazioni teoriche che suggeriscono che a mineraleminerale potrebbe esistere anche più resistente. Questo minerale è BC8. Composto anch’esso di carbonio puro, sarebbe il 30% più resistente alla compressione rispetto ai diamanti, a causa della sua struttura cristallina leggermente diversa. Questo super-diamante infatti non ha i piani di debolezza che esistono nel reticolo cristallino del diamante.

Un minerale difficile da sintetizzare sulla Terra ma che potrebbe esistere su altri pianeti

In teoria questo minerale potrebbe quindi esistere. Solo in teoria, perché per il momento nessun laboratorio è riuscito a sintetizzarlo. E per una buona ragione: i risultati della simulazione di a supercomputersupercomputer rivelano che per raggiungere questo obiettivo dovrebbero essere applicate condizioni estreme di pressione e temperatura. Ma i ricercatori non disperano di riuscirci, in particolare creando le condizioni necessarie facendo scontrare i diamanti lanciati contro velocitàvelocità supersonici prima di comprimerli sotto pressioni drastiche.

Se BC8 non esiste ancora sulla Terra, potrebbe però già essere presente su altri mondi. I ricercatori ritengono che potrebbe costituire il cuore di alcuni esopianeti ricchi di carbonio. I risultati di questo studio sono stati pubblicati sulla rivista Il giornale delle lettere di chimica fisica.

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