Corsica: lo sciopero sull’isola francese colpisce gli svizzeri

Corsica: lo sciopero sull’isola francese colpisce gli svizzeri
Corsica: lo sciopero sull’isola francese colpisce gli svizzeri
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Venerdì pomeriggio il sindacato in sciopero e le autorità della Corsica hanno raggiunto un accordo. Le operazioni dei traghetti e dell’aeroporto sono riprese alle 16:30. Tuttavia, potrebbe volerci del tempo prima che il caos del traffico ritorni alla normalità.

La notizia fa tirare un sospiro di sollievo a molti turisti svizzeri. Molti viaggiatori dovevano attendere la notte per il loro passaggio. Apparentemente alcuni sono rimasti bloccati fino a 24 ore.

Apparentemente da giovedì sera non è successo più nulla sulla famosa isola turistica della Corsica; venerdì la situazione era rimasta la stessa per molto tempo. Sono stati colpiti anche gli svizzeri che soggiornavano sull’isola francese. Uno di questi è Simone. È andato in vacanza con la famiglia per una settimana e ora vuole tornare in Svizzera. “A nessuno viene detto esattamente cosa sta succedendo e non sappiamo quanto durerà lo sciopero”.

Ieri era stato detto loro che sarebbero stati organizzati i biglietti per il traghetto, che sarebbe dovuto partire venerdì mattina, ma ciò non è avvenuto. Al momento non hanno molta scelta se non aspettare. «Non dovremmo allontanarci troppo dal terminal dei traghetti nel caso qualcosa finalmente funzioni. Quindi aspetteremo nella nostra macchina.

Un altro giornalista spiega che attualmente stanno aspettando ulteriori informazioni. “Al momento è tutto chiuso e le cose si mettono male per le prossime ore. Abbiamo perso molti soldi perché abbiamo dovuto prenotare una camera d’albergo per 400 euro a notte.

Hanno avuto fortuna e nel frattempo hanno potuto trasferirsi in un albergo più economico. “Ma se continua così, sarà davvero costoso.” Anche il cibo è difficile perché non possono cucinare da soli e hanno con loro un bambino di 18 mesi.

La prefettura dell’Alta Corsica riferisce all’AFP che tutti i porti e gli aeroporti sono ancora bloccati venerdì mattina. Secondo “Le Monde”, la Corsica importa circa il 95% delle sue merci dal continente e dipende quindi dai porti e dagli aeroporti.

La situazione è nata dopo un movimento spontaneo dei dipendenti della Camera di Commercio e dell’Industria della Corsica (CCI). Vogliono protestare contro il progetto di privatizzare i trasporti pubblici sull’isola. Lo sciopero è stato revocato venerdì pomeriggio dopo diverse discussioni. A quanto pare è stato raggiunto un accordo. Che aspetto abbia esattamente non è noto.

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