Dopo smartphone e 5G, gli Stati Uniti attaccano le auto cinesi: sicurezza nazionale o paranoia? Abbiamo la nostra piccola idea che abbiamo condiviso con voi nell’editoriale della newsletter Watt Else del 16 gennaio 2025.
Conosci l’espressione “chi vuole affogare il suo cane lo accusa di rabbia”? Immaginate che il governo americano l’abbia trasformata in: “chi vuole sbarazzarsi di un concorrente lo accusa di lavorare per l’esercito cinese”. Gli Stati Uniti stanno facendo tutto il possibile per frenare l’influenza e la concorrenza cinese sul proprio territorio.
Diverse aziende tecnologiche sono già sulla lista nera, come Huawei, ma l’intero settore automobilistico cinese rischia di essere bandito. Questa decisione va oltre una semplice misura protezionistica: il governo americano ha avviato una Guerra Fredda 2.0 contro la Cina.
Verso il divieto di tutte le tecnologie automobilistiche cinesi
Che l’attuale presidente sia Biden o Trump non sembra cambiare la situazione: dazi doganali e divieti record sono sulla bocca di entrambi i partiti. Sarebbe soprattutto una questione di sicurezza nazionale.
Nel settembre 2024, la segretaria al Commercio Gina Raimondo ha affermato che la Cina potrebbe spiare gli americani attraverso le loro auto connesse, o addirittura lanciare un attacco prendendo il controllo da remoto. Quello che assomiglia di più allo scenario di un Fast & Furious alimenta una vera e propria paranoia americana. Gli Stati Uniti vogliono agire prima che sia troppo tardi e ci siano milioni di veicoli con tecnologia cinese sulle strade americane.
L’amministrazione Biden uscente sta finalizzando le norme che bandiranno i veicoli cinesi connessi (automobili, camion e autobus) dal mercato statunitense entro due anni. Un primo passo nel 2027 escluderebbe innanzitutto tutti i software automobilistici sviluppati da fornitori cinesi. Poi, nel 2029, tutti i componenti provenienti dalla Cina (o da aziende cinesi). La decisione finale su questo testo spetterà comunque all’amministrazione Trump.
La buona scusa
Allo stesso tempo, il colosso cinese CATL è ora incluso nella “sezione 1260H”, altrimenti conosciuta come la lista nera americana. Mentre la società CATL domina ampiamente il mercato delle batterie (ma non quello americano), viene improvvisamente accusata di avere legami con l’esercito cinese. Ciò che la società rifiuta.
Se l’inclusione in questa lista nera non è una vera sanzione, le aziende americane sono fortemente incoraggiate a stare lontane da questi partner. Sarà interessante osservare se Tesla o Ford evolveranno di conseguenza la loro partnership commerciale.
Comportamento codardo
È facile bandire tutta la concorrenza cinese con falsi pretesti. Tuttavia, tutte queste decisioni potrebbero pesare molto sull’industria automobilistica americana, e non solo sui rari produttori cinesi stabiliti negli Stati Uniti, come Geely (Volvo, Polestar e Zeekr).
In Europa si levano voci che vorrebbero copiare queste misure, senza rendersi conto delle conseguenze deleterie che ciò avrebbe su tutti i produttori europei. Nascondere gli occhi ritirandosi in se stessi non è mai stata una tecnica di difesa efficace contro i predatori, a meno che tu non sia un armadillo, e anche in quel caso…
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