Nel 2035, il debito pubblico americano rappresenterebbe il 118% del prodotto interno lordo (PIL), rispetto al 100% nel 2025, superando “il precedente record del 106% del PIL», raggiunta nel 1946, subito dopo la seconda guerra mondiale.
Il debito pubblico degli Stati Uniti, in continua crescita, rappresenterà il 118% del PIL nel 2035, rispetto al 100% nel 2025, secondo un rapporto ufficiale pubblicato venerdì, pochi giorni prima del ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca. Entro dieci anni, il debito pubblico della più grande economia mondiale raggiungerà i 52.000 miliardi di dollari, prevede il Congressional Budget Office (CBO), organismo pubblico incaricato di fornire ai parlamentari americani analisi di bilancio ed economiche. Rappresenterà quindi il 118% del prodotto interno lordo (PIL), rispetto al 100% nel 2025, superando “il precedente record del 106% del Pil”raggiunto nel 1946, subito dopo la Seconda Guerra Mondiale.
Questo aumento del debito pubblico è dovuto al fatto che le cosiddette spese obbligatorie (programmi sociali per la sanità, i pensionati e i disabili) così come gli interessi sul debito aumenteranno più rapidamente delle entrate fiscali, spiega il rapporto. Secondo queste proiezioni, il deficit pubblico raggiungerà quasi i 2.700 miliardi di dollari nel 2035, pari al 6,1% del Pil stimato a quella data. “molto più del 3,8% conosciuto in media negli ultimi 50 anni”. Donald Trump, che dovrebbe entrare in carica il 20 gennaio, ha ribadito il suo desiderio di continuare a ridurre le tasse riducendo al contempo la spesa del governo federale. Assicura che le entrate fiscali derivanti dai dazi doganali aggiuntivi che vuole istituire permetteranno di riequilibrare i conti.
svizzero