Orari di punta/non di punta: variazione nel 2025

Orari di punta/non di punta: variazione nel 2025
Orari di punta/non di punta: variazione nel 2025
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Nel 2025, il sistema tariffario di punta e bassa, familiare a milioni di famiglie francesi, subirà importanti cambiamenti. Questi cambiamenti mirano ad adattarsi alle nuove dinamiche di produzione energetica, in particolare all’aumento dell’energia solare. Le ore non di punta, tradizionalmente concentrate nelle ore notturne, verranno ora estese ad alcuni periodi pomeridiani, offrendo così ai consumatori nuove opportunità per risparmiare sulla bolletta elettrica adattando i propri usi.

Ore non di punta nel pomeriggio

La riforma annunciata da Emmanuelle Wargon mira ad adeguare i periodi non di punta per corrispondere meglio ai periodi di elevata produzione solare. Attualmente, la maggior parte delle ore non di punta sono fissate di notte, una soluzione che soddisfaceva le esigenze di un’epoca in cui le centrali nucleari dominavano la produzione. Tuttavia, con l’aumento delle energie rinnovabili, in particolare quella solare, sta diventando imperativo rivedere questo piano.

Dall’estate 2025 le fasce orarie non di punta includeranno le fasce orarie pomeridiane, quando la produzione fotovoltaica raggiunge il suo picco, come spiegato nel sito Cosa scegliere. Questa modifica consentirà agli utenti di massimizzare i propri risparmi allineando il loro significativo consumo energetico, come il funzionamento delle macchine o la ricarica dei veicoli elettrici, a queste nuove nicchie vantaggiose.

Quale cambiamento per i consumatori?

Questo sviluppo non sarà privo di conseguenze per le famiglie francesi. Per chi è dotato di colonnine di ricarica domestiche, la nuova divisione degli orari potrebbe richiedere adeguamenti alle routine di ricarica dei veicoli elettrici. Sebbene il presidente della CRE assicuri che le nuove ore notturne non di punta saranno sufficienti per una ricarica efficiente, gli utenti di veicoli con batterie di grandi dimensioni potrebbero incontrare delle sfide.

Il presidente della CRE sottolinea che l’adeguamento delle ore non di punta al 25% del consumo consentirà di mantenere l’attrattiva dell’opzione tariffaria. Tuttavia, affinché questa transizione abbia successo, è importante che tutte le parti interessate, dalla produzione al consumo, siano allineate e pronte ad adattare i propri comportamenti a questa nuova realtà. La sfida è alta: adattare il sistema in modo che continui a portare benefici a tutti, sostenendo al tempo stesso la transizione energetica del Paese.

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