Un inizio di stagione complicato: due sconfitte in due partite
“Ho giocato la mia prima partita della stagione, a Brisbane, l’unica anticipata a domenica, appena 48 ore dopo il mio arrivo in Australia. Con questi tempi stretti e i problemi che ho riscontrato ai muscoli posteriori della coscia, ho fatto fatica a ritrovare le mie sensazioni Oggi sento che l’allenamento sta finalmente diventando qualitativo. Mi sono acclimatato al caldo e alla velocità delle superfici. Il mio livello è buono, ma resta da tradurre in partita se la forma tornerà buon momento.”
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Le sue ambizioni in AO e il primo turno contro Benjamin Bonzi (ATP 70)
“Benjamin ha ritrovato buone sensazioni alla fine della scorsa stagione. Ha ottenuto diversi successi sul circuito Challenger e ha vinto anche l’ATP 250 a Metz. È un giocatore completo, veloce, che colpisce forte e il duro è la sua superficie preferita. Contro di lui ho sempre avuto la meglio, ma non possiamo dire che sia un pareggio facile. In un torneo del Grande Slam, ogni partita è un po’ unica, soprattutto nel primo turno. Spero di iniziare bene, ma in uno Slam ogni partita è dura ed è difficile pianificare in anticipo. Possiamo giocare tre o cinque set e questo incide sul recupero”.
La qualification de Gauthier Onclin
“Ho seguito il suo viaggio e abbiamo avuto l’opportunità di incontrarci qui a Melbourne. Sono ovviamente felice per lui, perché ha dovuto resistere dopo un periodo difficile l’anno scorso. Ha concluso la stagione regalando buone partite incassando $ 25.000. Non è stato facile, ma ha ottenuto per poco il biglietto per la qualificazione. La qualificazione per il suo primo torneo del Grande Slam è sempre un momento speciale”.
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Il suo pronostico per gli Australian Open
“Per me il favorito resta Jannik Sinner, anche se non l’abbiamo ancora visto in questa stagione. Novak Djokovic l’abbiamo intravisto a Brisbane, non è ancora al meglio ma è pur sempre Novak. Alcaraz non ha giocato eppure neanche così, e questa superficie, che è abbastanza veloce, gli si addice meno, anche se è capace di tutto. Dobbiamo sempre prestare attenzione anche ad Alexander Zverev, che rimane il numero 2 del mondo, come Daniil Medvedev arriverà tardi a Melbourne dopo la nascita di suo figlio, sarà difficile.”
La vittoria di Gaël Monfils, 38 anni, ad Auckland
“Fisicamente, con l’età, diventa sempre più difficile. Non tanto in termini di capacità fisiche quanto piuttosto nel rischio infortuni, nel recupero e nella sequenza delle partite. In una partita non credo che un 38enne il giocatore è meno forte di un giocatore di 25 anni (Nota del redattore: il francese ha battuto Zizou Bergs in finale). La vera difficoltà è riprodurre la propria buona prestazione più volte durante la settimana, come ha fatto Gaël. Spero di riviverlo e di vincere un titolo in futuro”.
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Le sue scadenze post-Melbourne
“Si avvicina il momento delle iscrizioni e bisognerà fare delle scelte. Dopo il weekend di Coppa Davis (1 e 2 febbraio)sono diverse le scelte possibili in vista del Masters 1000 di Indian Wells che sarà il prossimo grande evento insieme a quello di Miami. Nelle settimane precedenti ci sono gli ATP 500, di cui due a Doha e Dubai. Ma potrei benissimo andare anche ad Acapulco. Quello che è certo è che non voglio sovraccaricare questo periodo prima di Indian Wells perché voglio arrivare negli Stati Uniti in buona forma prima di affrontare la stagione sulla terra battuta che arriverà molto rapidamente.”