I Perpignan hanno superato, non senza difficoltà, i gallesi di Cardiff (23-20) per la terza giornata della Challenge Cup. Che migliora la loro situazione nel girone 1, prima della decisiva trasferta di Parma.
Con le spalle al muro e un record di due punti dopo due giornate, il Perpignan non ha più avuto scelta quando è arrivato il momento di ospitare il Cardiff, per le 3e giorno della Challenge Cup. Per sognare una primavera europea, i soci di de la Fuente hanno voluto finalmente assaporare la vittoria, nella speranza di regalarsi una partita decisiva sul campo delle Zebre domenica prossima.
In un Aimé-Giral tutt’altro che pieno, i catalani hanno sconfitto il segno indiano, dopo 13 partite senza successo in coppa continentale, conquistando la provincia gallese (23-20). Grazie a questo successo, e in attesa degli altri risultati di questo girone 1, Usap (4e) si trova a un punto da Cardiff (3e6 unità) e resta in corsa per la qualificazione. I pupilli di Azéma ora hanno le carte in mano: con un successo a Parma domenica prossima si qualificheranno.
Un primo periodo segnato da errori tecnici
Con il vento in poppa, il Perpignan ha balbettato il suo rugby contro una squadra del Cardiff, anch’essa poco efficace in zona gol. Credevamo che questo primo atto si sarebbe concluso con un punteggio di calcio dopo i punti di Allan (3-0, 3e) e de Beer (3-3, 36e).
Durante l’ultima palla d’attacco, Usap si è svegliato per rompere la barriera gallese. Per gran parte dei primi 40 minuti, i catalani hanno mancato di pazienza nel tentare i passaggi lunghi. Una scelta sorprendente considerando le condizioni climatiche. I catalani hanno cambiato tono nel migliore dei casi. Dopo una bella presa sull’asse di Ortombina, McIntyre, reduce da un infortunio, gli ha giocato intorno affidandosi ai suoi cross. Su un passaggio, il trequarti catalano passa a catena dopo il contatto. Toganiyadrava ha girato la sua corsa prima di trasmettere all’interno. Successivamente, Allan ha completato questa magnifica azione a lungo termine (10-3, 40e+1).
Un traguardo importante prima del rientro negli spogliatoi, anche se l’italiano non ha proprio sorriso al microfono di France 3: “È frustrante. Avevamo il vento a favore e non sapevamo come sfruttarlo. Abbiamo commesso tanti errori. Abbiamo lasciato cadere le palle. Dobbiamo parlarci durante l’intervallo, perché ci sono spazi .”
Naqalevu è stato decisivo
Al rientro dagli spogliatoi, il Perpignan è tornato sui suoi passi. Al ritorno il Sang et Or ha voluto rilanciare a mano. Si sono offesi gravemente perché Beria è stato penalizzato per aver tenuto la palla a terra. Al centro del campo, dopo una serie di rigori catalani, l’esperto Reynold Lee-Lo ha mostrato la sua potenza per poi estendersi in porta (10-10, 44e). Una prova che ha avuto il merito di risvegliare la cosca Beria. La mischia ha portato i tre punti grazie al tiro di Allan (13-10, 49e), poi il coaching ha fatto il resto. Nel traffico, Naqalevu ha avuto un impatto positivo. Il figiano guadagnava metri sfruttando la sua forza fisica e giocava intorno a lui. Sul finale dell’ala, ben distanziato, Veredamu, di fronte ad una difesa serrata, segna senza avversari (18-10, 52e).
Nonostante la riduzione del gap di de Beer (18-13, 54e), Perpignan ha continuato allo stesso ritmo. Dietro una mischia dominante, soprattutto grazie ad una nuovissima linea d’attacco Devaux – Lam – Fakatika, Lucas Velarte ha permesso alla sua squadra di prendere il volo (23-13, 63e). L’Usap allora sognava un bonus offensivo.
Purtroppo, non riuscendo a uscire in modo pulito dal campo, i catalani sono rimasti sotto pressione durante l’ultimo quarto d’ora. Per un attaccante volontario, McIntyre è stato ammonito (65e). In inferiorità numerica, Usap ha concesso una nuova meta a Johan Mulder (23-20, 70e), dopo l’ottimo lavoro di Lee-Lo. Un risultato che permette ai gallesi di recuperare la difesa e restare davanti al Perpignan in classifica. Tra otto giorni l’Usap dovrà assolutamente vincere per convalidare il biglietto per gli ottavi di finale.