Sono state presentate denunce per “insulti razzisti” dopo la fine della partita di calcio D2 tra Villeveyrac e Celleneuve il 15 dicembre. Il distretto di Hérault sta attualmente studiando il caso e il verdetto dovrebbe essere emesso entro “due o tre settimane”.
Una questione che non si risolverà sul campo. Diversi giocatori dell’AS Celleneuve si sono recati il 15 dicembre alla gendarmeria di Mèze per sporgere denuncia contro i tifosi dell’US Villeveyrac. Quest’ultimo avrebbe pronunciato insulti razzisti.
Contattato venerdì 3 gennaio, il distretto dell’Hérault, allertato del caso, ha annunciato che il caso è attualmente oggetto di indagini e che la sentenza sarà emessa entro “minimo due o tre settimane”.
L’incontro della seconda divisione dipartimentale, tra US Villeveyrac e AS Celleneuve, domenica 15 dicembre, è stato interrotto dall’arbitro. Un gol annullato avrebbe cambiato tutto. Mentre Villeveyracois pensava di poter aprire il punteggio dopo mezz’ora di gioco, l’arbitro ha rifiutato il gol dopo aver consultato il suo assistente. Un evento che avrebbe provocato l’ira di alcuni sostenitori di Villeveyrac. Avrebbero rivolto insulti razzisti al capitano dell’AS Celleneuve del Montpellier. “I tifosi avversari mi chiamavano Kirikou, un kahlouche (nero) e una scimmia sporca”spiega Kevin Salvador. 35 anni, il difensore centrale originario della Martinica non l’aveva mai visto prima. “È la prima volta che si arriva così lontano. Sono già stato insultato in passato, ma mai fino a questo punto. Non riesco a liberarmi del momento nella mia testa in cui mi chiamavano scimmietta.“
Dopo aver ricevuto questi insulti, Kévin Salvador ammette di aver scambiato con il pubblico in modo virulento. “Avevo la palla tra le mani e ho detto loro: ‘Vi sparerò’. si rammarica del capitano dell’AS Celleneuve.
Un comunicato stampa cancellato?
Il club di Villeveyrac nega formalmente di aver commesso un atto razzista. Attraverso un comunicato stampa, il club ha tenuto “negare categoricamente qualsiasi commento razzista proveniente dai suoi giocatori o tifosi, sia dentro che fuori dal campo”.
Questa pubblicazione segue una prima, che sarebbe stata cancellata. In esso potremmo leggere: “La partita è stata interrotta contro il Montpellier Celleneuve a seguito dei cosiddetti commenti razzisti provenienti dai nostri tifosi. Il nostro club combatte da sempre il razzismo e difende i nostri valori che sono l’uguaglianza, la fraternità e la condivisione”. Il club aveva contestualmente comunicato di aver sporto denuncia nei confronti di X.
“Abbiamo dei valori nel club e li manteniamo. Ci auguriamo che questa partita venga rigiocata e che il calcio ne esca vittorioso. Una partita si vince sul campo e non nel comitato disciplinare o in altro comitato”.ne è convinto Alain Poujade, direttore dell’US Villeveyrac.
Per l’allenatore del club di Sète, Frédéric De Felice, è l’incomprensione ad avere la precedenza. “All’epoca gli credevo. Ma tutti mi hanno detto che non era stato detto nulla. Hanno usato il razzismo come scusa e hanno detto: “non riprendiamo la partita altrimenti faremo una pazzia”.