La LNR organizza questo mercoledì a Lione la sua tradizionale Assemblea Generale Finanziaria. L’occasione per rimettere sul tavolo il tema del Salary Cap, mentre la Lega voterà un bilancio con un fatturato favorevole di 10 milioni di euro rispetto all’esercizio precedente.
La National Rugby League sta andando bene, grazie per questo. Mercoledì a Lione, nel corso dell’Assemblea Finanziaria Generale, i club voteranno il rendiconto finanziario della stagione 2023-2024 che presenta un fatturato di 177 milioni di euro, in aumento di 10 milioni di euro rispetto alla stagione precedente (2022-2023). ). Buone notizie per i club che riceveranno un “regalo bonus”: un pagamento aggiuntivo di 5,4 milioni di euro rispetto al budget previsto. A fine estate è stato effettuato un primo bonifico da 2 milioni di euro. I restanti 3,4 milioni di euro dovrebbero essere reindirizzati ai club all’inizio del 2025, sempre con lo stesso principio di distribuzione solidale (70% per i club Top 14 e 30% per i club Pro D2).
Questa buona salute finanziaria è dovuta a diversi parametri. Innanzitutto è la conseguenza dell’entrata in vigore del nuovo contratto con Canal+, titolare dei diritti audiovisivi per il rugby professionistico, per il ciclo 2023-2027. Un contratto in chiaro progresso. Successivamente la LNR continua a promuovere i suoi vari prodotti presso nuovi partner. Negli ultimi mesi i responsabili dell’istituto hanno attirato due nuovi marchi: De Dietrich e TotalEnergies. Due pesi massimi nei rispettivi settori di attività. Infine, le ultime fasi finali sono state un nuovo successo per la biglietteria della NRL. Tutta la fase finale (compresi i play-off) ha registrato il tutto esaurito, generando un fatturato superiore a quanto registrato nel budget previsionale.
Forti differenze tra i presidenti
Ovviamente la realtà finanziaria della NRL non riflette necessariamente quella dei club. Secondo il rapporto 2024 della CCCP (commissione di controllo dei campionati professionistici), relativo alla stagione 2022-2023, il deficit operativo cumulato dei club è di quasi 60 milioni di euro (58,82 milioni di euro, esattamente). Un’osservazione che preoccupa molti presidenti di club, desiderosi di ridurne le dimensioni. Nel nostro numero del 2 dicembre vi abbiamo rivelato la lettera scritta dal titolare del Racing 92, Jacky Lorenzetti, nella quale chiede l’iscrizione all’ordine del giorno della riunione dei presidenti che si svolgerà martedì (alla vigilia del comitato direttivo e l’assemblea generale del Lione), quest’ultimo sulla base di un sondaggio da lui effettuato tra tutti i Top 14 club.
Così Jacky Lorenzetti, dopo che i funzionari della LNR hanno presentato l’attuale sistema del Salary Cap, parlerà per difendere la sua idea. Se il soggetto appare tanto pesante quanto sensibile, potrebbe comunque partorire un topo. In ogni caso, durante la riunione di martedì non verrà presa alcuna votazione o decisione sull’argomento, essendo il comitato direttivo della LNR sovrano in materia. E anche se i presidenti riuscissero a raggiungere un accordo, cosa che in questa fase sembra piuttosto improbabile, il tema non potrà essere messo all’ordine del giorno del comitato direttivo il giorno successivo.
Soprattutto, secondo le nostre informazioni, esistono gravi differenze tra i diversi dirigenti dei club. Alcuni assicurano che un forte calo sarebbe sinonimo di perdita di attrattività (leggi altrove). L’argomento non ha ancora finito di generare tanto inchiostro quanto saliva, soprattutto a due passi dalle elezioni per la presidenza della LNR previste per il 13 marzo… A questo proposito, e se René Bouscatel ha ufficializzato la sua candidatura sulle nostre colonne ( quotidiano del 2 dicembre), altri potrebbero seguirne. Secondo le nostre informazioni, lunedì sera a Lione è prevista una “cena degli avversari”. Uscirà dal cappello un nome? Avere. Ovviamente durante questa Assemblea Generale verranno trattati altri temi meno significativi. In blocco: la convalida dei calendari per la stagione 2025-2026, l’ufficializzazione delle località delle tappe estive dell’InExtenso SuperSevens della prossima stagione, o la conferma delle etichette degli stadi Top 14 e Pro D2.
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