Michael Hage è al vertice della NCAA

Michael Hage è al vertice della NCAA
Michael Hage è al vertice della NCAA
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Michael Hage soddisfa tutte le aspettative che i fan dei Montreal Canadiens avevano nei suoi confronti per il suo primo anno nella NCAA.

Diciamo che se la cava piuttosto bene, lui che non smette mai di segnare.

Proprio sabato sera, il potenziale dell’Habs ha segnato il gol ai tempi supplementari, il suo decimo gol stagionale. E tutto questo in 15 brevi partite.

10 gol in 15 partite danno una media di 0,67 gol a partita…

Non male per una matricola.

La sua media goal a partita lo colloca al secondo posto nell’intera NCAA.

L’unico davanti a lui? Ryan Leonard (0,75), draftato 8° assoluto un anno prima di Hage e che è alla sua seconda stagione NCAA.

D’altra parte, ciò che è ancora più sorprendente nel suo caso è che segna copiosamente nonostante giochi in media meno di 15 minuti a partita in questa stagione.

Grant McCagg, The Sick Podcast – Recluta il Draftcastha approfondito le statistiche avanzate della grande prospettiva di Sainte-Flanelle e ne è uscito con una bellissima pepita.

Hage è in testa alla classifica (di gran lunga) per numero di gol segnati ogni 60 minuti di gioco.

Ed è con questa statistica che vediamo tutti allo stesso livello e che capiamo che il centrodestro è davvero una classe a parte.

Nell’ultima puntata del podcast, che potete ascoltare proprio qui, McCagg annuncia che Hage è a quota 2,85 gol ogni 60 minuti giocati.

Prima parlavamo di Ryan Leonard, quello che ha la migliore media a partita. Ebbene il “secondo anno” è a 2,08 gol ogni 60 minuti.

La differenza è davvero incredibile.

Come ha detto McCagg, si tratta di quasi un gol in più ogni 60 minuti di gioco.

È interessante notare che Hage ha segnato non meno di quattro gol vincenti in questa stagione, il che lo colloca al 4° posto in campionato.

I tre giocatori davanti a lui hanno regalato cinque vittorie alla sua squadra, incluso Ryan Leonard.

Gli Hab possono essere contenti di vedere quanto Hage si senta a suo agio nel suo primo anno nel mondo universitario.

Il futuro sembra luminoso per il centro 18enne.

A raffica

– Questo è ciò che chiamiamo trii dirompenti.

– È davvero incredibile vedere il successo che le Capitali stanno avendo in questa stagione, ma questa statistica lo è ancora di più.

– C’è una forte coincidenza lì.

– Una prima presenza mediatica per Gregg Popovich dopo un po’.

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