La UEFA distribuirà 41 milioni di euro durante i prossimi Women’s Euro. Il torneo, che si svolgerà in Svizzera dal 2 al 27 luglio 2025, ridistribuirà un montepremi più che raddoppiato rispetto all’edizione precedente, ha annunciato lunedì l’organismo calcistico europeo. Nel dettaglio, la squadra vincitrice riceverà fino a 5,1 milioni di euro – contro i 2,085 milioni degli inglesi campioni d’Europa nel 2022 –, mentre ciascuna delle 16 selezioni partecipanti riceverà almeno 1,8 milioni di euro.
Come lo sviluppo generale del Calcio femminile, i finanziamenti per il torneo continentale sono quintuplicati da Euro 2017, con 8 milioni di euro, e sono aumentati del 156% da Euro 2022 in Inghilterra. Circa il 70% di questa busta sarà distribuito alle squadre coinvolte, che dovranno versare “tra il 30 e il 40%” della loro quota ai giocatori, con una forcella consigliata “dal 35 al 40%” per le selezioni che raggiungeranno la fase ad eliminazione diretta, spiega la UEFA.
Il restante 30% servirà a premiare la prestazione: ciascuna squadra riceverà 50.000 euro in caso di pareggio e 100.000 euro in caso di vittoria nella fase a gironi, poi rispettivamente 550.000, 700.000 e 850.000 euro in caso di raggiungimento dei quarti di finale. finale o finale.
I campioni d’Europa riceveranno un minimo di 1,75 milioni di euro per il titolo, oltre a 1,8 milioni di partecipazione, e fino a 5,1 milioni se vincono le tre partite del girone. Come nel 2022, i club che hanno svincolato le proprie nazionali verranno risarciti, per una dotazione complessiva di 6 milioni di euro (+33% rispetto all’edizione precedente), ovvero 657 euro per giocatore e per giorno di svincolo.
La UEFA ha annunciato in ottobre l’intenzione di investire 1 miliardo di euro nel calcio femminile entro il 2030, puntando sia al calcio di base, alla professionalizzazione di alto livello che alla presenza negli stadi. L’organismo europeo ha anche rimodellato il suo sistema di assegnazione delle competizioni per club femminili a partire dalla stagione 2025/2026, incorporando due modifiche: la revisione della Champions League e la creazione annunciata lo scorso anno di una nuova competizione, chiamata lunedì “Coppa Europa”.
La C1 femminile sostituirà la fase a gironi con un mini-campionato a 18 squadre – sul modello adottato in questa stagione dalle competizioni maschili per club -, mentre la Coppa Europa si giocherà “con partite in casa e in trasferta a eliminazione diretta, “secondo l’UEFA. L’ente intende distribuire 37,7 milioni di euro a stagione per le stagioni 2025/26 e 2026/27 (di cui 18,2 milioni per i club partecipanti alla fase a gironi della C1), poi 46,7 milioni a stagione per le successive tre (di cui 24,1 milioni riservati ai quelli inseriti in C1).