L’attuale 2° del Vendée Globe, Sébastien Simon, vittima di gravi danni

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Corrente 2e del 10e edizione del Vendée Globe, lo skipper della Vendée Sébastien Simon ha annunciato, domenica 8 dicembre, di aver subito gravi danni al foil, mentre si trovava tra le Isole Kerguelen e l’Australia.

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Svegliato nel cuore della notte, lo skipper dell’imbarcazione Gruppo Dubreuilche si trovava a circa 200 miglia dal leader Charlie Dalin, scoprì che il suo foil di tribordo – una delle appendici che permetteva alla barca di decollare – era rotto.

“Stavo dormendo quando la barca si è schiantata all’improvviso. Sono andato nella cabina di pilotaggio per scioccare gli ascoltatoridice in un video inviato dalla sua barca. Dalle sensazioni ho capito subito che qualcosa non andava, la barca non rispondeva più allo stesso modo. Capii subito di cosa si trattava. »

Sébastien Simon non ha alcuna spiegazione per questo danno. Non avendo notato alcun danno collaterale, il marinaio 34enne progettò di continuare il calvario intorno al mondo, senza assistenza. Questo incidente compromette comunque le sue possibilità di giocarsi la vittoria.

“Andrò fino in fondo”

Senza uno dei suoi due foil, la barca non potrà competere in velocità con gli altri IMOCA di ultima generazione. “Ho ancora l’altro foglio, che è intatto. Ciò significa che mure a sinistra [quand le bateau reçoit le vent par la gauche]perderò circa il 30% di velocità, che non è niente”ha dettagliato.

Fino a quel momento il Vandea aveva fatto una buona gara. Tra il 26 e il 27 novembre ha battuto addirittura il record della distanza più lunga percorsa in 24 ore in solitaria e su un monoscafo, ovvero 615,33 miglia. Insieme a Charlie Dalin, è stato l’unico velista ad aver privilegiato l’opzione sud nella tempesta che ha scosso la flotta del Vendée Globe tra mercoledì e sabato, riuscendo a mantenere la rotta verso est nonostante le condizioni disastrose.

Alle 15 di domenica, Sébastien Simon era a circa 400 km dal leader Charlie Dalin (Macif) e 250 davanti a 3e Yoann Richomme (Pepe Arkea). “Vado fino alla fineassicura. Riesco a contenere [mon] anticipo (…) sul resto della flotta per il momento e sono sicuro che il giro del mondo ci riserverà ancora delle belle sorprese. Fa parte del gioco, è uno sport meccanico. Ora si tratta di rimanere concentrati e divertirsi. »

Il mondo con l’AFP

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