È agghiacciante il racconto dei fatti di sabato pomeriggio: diversi giovani, armati di armi bianche, pungono sconsideratamente calciatori adolescenti. Non è un film, è la realtà. I fatti sono avvenuti a Baillif, dopo una partita dell’Under 17…
Lo sport dovrebbe essere una delle leve efficaci contro la violenza. Offrendo ai giovani un’ampia scelta di discipline, li teniamo occupati, li teniamo lontani dall’ozio, li vigiliamo, instilliamo in loro dei valori. Idealmente, è così che sarebbe dovuto accadere.
I genitori si fanno in quattro per permettere ai figli di andare agli allenamenti e alle gare ; sono poi rassicurati nel vederli praticare un’attività sana.
Ma sabato pomeriggio (30 novembre 2024), a Baillif lo scenario era completamente diverso.
La violenza che affligge la Guadalupa è avvenuta a margine di una partita di calcio U17 Regional 2, tra il Cigno Nero e l’accordo CSC/CAM. Alcuni giocatori della squadra di Capesterian sono stati brutalmente aggrediti, dopo aver fatto la doccia, mentre tornavano al loro autobus ; gravemente picchiati e punti da armi bianche, molti sono ora traumatizzati.
Il caso più grave, un ragazzo gravemente ferito all’inguine, dovette essere operato d’urgenza la notte successiva ; ora è fuori dai guai.
Gli attaccanti sarebbero giovani chiamati dai giocatori della squadra avversaria, per contrastare l’accordo CSC/CAM.
Il presidente del club di Capesterre non c’era. Dopo questi sordidi eventi, ha parlato con le vittime e i loro genitori. La sua testimonianza è difficile da ascoltare ; fa freddo lungo la schiena.
Mentre giocano litigano, è normale. Fa parte del gioco, è la competizione, sono giovani. Ma poi, quando salgono sull’autobus, vengono aggrediti da persone chiamate dai giocatori, il che invece secondo me è intollerabile. Dobbiamo sentirci sicuri quando andiamo a una riunione (…). Sono stati tutti punti, in vari punti, di cui uno molto grave (…).
Sherline Bazire, presidente dell’accordo CSC/CAM
Sherline Bazire, presidente dell’accordo CSC/CAM
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©Alexandre Houda e Bruno Pansiot-Villon – Guadalupa La 1ère
Stessa condanna da parte del presidente della CAM, che nel fine settimana ha diffuso un comunicato stampa. Per lui bisogna imparare una lezione da un evento del genere.
Invitiamo tutti, genitori, educatori, giocatori e tifosi, a mostrare gentilezza, moderazione e responsabilità. Il calcio non dovrebbe limitarsi alla competizione. È soprattutto un vettore di educazione, rispetto e coesione sociale. Insieme dobbiamo trasmettere questi valori alle generazioni più giovani e garantire un ambiente sano e sicuro, dentro e fuori dal campo.
Hugues Philippe Ramdini, presidente del CAM
Domenica, attraverso un comunicato stampa, la Lega di calcio della Guadalupa ha espresso il suo profondo sostegno alle vittime di questo “grave incidente” e ha condannato tali eccessi.
La Lega non pensa, per il momento, ad adottare sanzioni. Per pronunciarsi sulla questione è necessario un dibattito tra i membri dell’ufficio, secondo il primo vicepresidente Guy Manette, il quale ritiene che spetti alla giustizia “rilevare“.
Sono già state presentate denunce alla gendarmeria di Saint-Claude.