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Maria LEMAISTRE
Pubblicato il
28 novembre 2024 alle 18:02
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Dopo le incertezze sulla scelta del terreno, è giunto il momento per l’Union Sportive de Bolbec (Seine-Maritime) di scrivere una pagina memorabile della sua storia.
Ce Sabato 30 novembre, alle 13:30.USB giocherà l’ottavo turno della Coupe de France contro lo Stade Malherbe Caensquadra di Ligue 2, allo stadio di Ornano dopo essersi qualificata contro il Maladrerie OS, residente nella Regione 1, nel turno precedente, Domenica 17 novembre 2024allo stadio Joseph-Détreville di Caen.
Quando a fine partita abbiamo visto i tifosi cantare con i nostri giocatori è stata una felicità enorme. È la prima volta che vediamo così tante persone sostenere il club, non abbiamo parlato altro in città il giorno dopo
Una grande immagine per il club locale, che realizza il sogno di ogni club amatoriale. “È eccezionale per un club come il nostro affrontare dei professionisti. Un’occasione che forse si presenta una sola volta nella vita”, reagisce il manager.
Una prima dal 1952
Fino ad ora, la prima squadra non era mai andata oltre il 5° turno, affrontando soprattutto Quevilly ed Évreux, due club che militavano nella Nationale 2. Bisogna tornare al 1952 per osservare una prestazione simile ad alto livello.
“Secondo gli anziani la squadra era arrivata alla 32esima finale. Per fare un confronto, siamo al 64° posto. Ma all’epoca la competizione riuniva circa 1.000 club, rispetto ai quasi 8.000 di oggi. Per me la differenza è enorme”, sottolinea l’attuale figura di punta del club.
All’epoca fu il Bolbec AC, club storico della città, a creare lo spettacolo. Bisogna aspettare il 2012 per vedere la nascita dell’USB, frutto della fusione tra il Fontaine Martel (R3), uno dei club di quartiere, fondato nel 1988 dal padre dell’attuale presidente, e il BAC (R2).
Sostenuti dalla loro ascesa alla Regione 1, il livello regionale più alto, ottenuto a maggio dopo anni bloccati nella Regione 2, i giocatori stanno ora cavalcando una dinamica positiva. «Ovviamente raccogliamo quello che seminiamo, funziona bene», dice Victor Seyer, 24 anni, presidente dal 2020 al 2022, ora dipendente del club.
Lavoro svolto dagli allenatori
È stato lui a mettere in piedi, alla guida della prima squadra, la coppia di allenatori incaricati di guidare i Bolbécais nella giusta direzione. Tra loro, un uomo del posto, anche lui ex dell’US Quevilly, Lockman Cakmak, e un personaggio esterno, Benoit Giskier, ex dell’Athléti’Caux (che si è fuso con Cap de Caux per formare l’Olympiakos), con l’obiettivo di attirare nuovi giocatori.
L’ambizione è chiara: realizzare un’impresa nella città di Guglielmo il Conquistatore. “Cerchiamo di non cambiare troppo le nostre abitudini perché i giocatori devono rimanere consapevoli di ciò che viene loro chiesto”, analizza Lockman Cakmak. Adesso cerchiamo di usare tutte le leve, soprattutto sull’aspetto mentale, mandiamo loro ogni giorno piccole immagini di squadre del nostro stesso livello che hanno creato una sorpresa contro squadre simili per dimostrare loro che è possibile. »
Come il Rouen Football Club, che l’anno scorso riuscì a stravolgere i pronostici, il pollice piccolo della Lega della Normandia parte senza che la pressione pesi sui favoriti.
“È entusiasmo, è piuttosto positivo”, dice l’allenatore. Sappiamo che sabato non avremo la palla, quindi l’obiettivo è difendere bene, tirare bene. E’ una squadra più forte di noi. Ora bisognerà creare le condizioni per la ripresa per destabilizzarli. »
I Bolbécais sapranno sorprendere? “Il nostro viaggio è meraviglioso qualunque cosa accada”, conclude Kevin Beaufils.
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