DECRITTO – La rinuncia all'acquisizione della Photowatt da parte della Carbon è un nuovo affronto alle ambizioni del governo.
Il vasto programma di reindustrializzazione della Francia sta crollando in interi settori con il passare dei giorni. Giovedì scorso è fallita l'acquisizione di Photowatt, l'ultimo produttore francese di pannelli fotovoltaici da parte di Carbon, una start-up impegnata a diventare la nuova bandiera dell'energia solare francese. I sindacati Photowatt, con sede a Bourgoin-Jallieu (Isère), hanno espresso mercoledì un parere negativo (consultivo) su questo progetto di acquisizione, ritenendolo troppo fragile.
Tuttavia, la Francia non ha mai installato così tanti pannelli solari sul suo territorio. L'unico problema è che sono realizzati principalmente in Cina, paese che detiene l'80% del mercato mondiale. In nome della sovranità nazionale e della reindustrializzazione, il governo – guidato essenzialmente dall’ex ministro dell’Economia Bruno Le Maire – ha fatto del ritorno della produzione di questi pannelli in Francia un grande simbolo. Un vasto programma a un tiro di schioppo dalla realizzazione di pschitt.
Leggi anche
Pannelli fotovoltaici sull'acqua: Solar Technique, gioiello rinnovabile, brilla a livello internazionale
Dagli anni 2010, la concorrenza cinese ha soffocato l’industria fotovoltaica europea. Con prezzi ridotti ha conquistato…
Questo articolo è riservato agli abbonati. Ti resta l'80% da scoprire.
Venerdì nero: ultimi giorni
-70% sull'abbonamento digitale
Già iscritto? Login