un percorso separato in alcune tappe tra auto e moto per motivi di sicurezza

un percorso separato in alcune tappe tra auto e moto per motivi di sicurezza
un percorso separato in alcune tappe tra auto e moto per motivi di sicurezza
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La 47a edizione della gara di rally si svolgerà dal 3 al 17 gennaio 2025 nel deserto saudita.

La 47esima edizione della Dakar si svolgerà su 12 tappe più un prologo nel deserto saudita, secondo un percorso presentato giovedì e di cui alcune tappe saranno separate tra le categorie moto e auto, una novità volta a migliorare la sicurezza . Dal 3 al 17 gennaio 2025, 807 partecipanti si sfideranno sulla sabbia della Penisola Arabica, a bordo di 439 veicoli, lungo circa 5.000 km di prove speciali cronometrate.

Il percorso completo ha rivelato un itinerario rivisto rispetto al precedente, un giro del Paese il cui prologo partirà da Bisha, cittadina situata nel sud-ovest che ospiterà in due giorni anche la “48h chrono” – format inaugurato lo scorso anno e dove i piloti non hanno né assistenza né comunicazione possibile e sono obbligati a spegnere i motori per la notte.

L’edizione 2025 del celebre rally-raid si concluderà tra le infinite dune del Quarto Vuoto, dove “la classifica potrebbe essere riprodotta» durante l’undicesima e penultima tappa, secondo il boss della Dakar David Castera.

La principale novità di questa edizione sarà la separazione dei percorsi tra moto e auto su alcune tappe – o anche camion -, in particolare per garantire una maggiore sicurezza.

«Per la prima volta sono state tracciate cinque tappe sui percorsi che separano i veicoli FIM (Fédération Internationale de Motocyclisme, ndr) e FIA ​​(Federazione Internazionale dell’Automobile), ovvero il 45% di tutti i settori cronometrati», hanno indicato gli organizzatori nel comunicato di presentazione del percorso.

43 donne al via

Vincitore dell’edizione 2024 nella categoria auto, lo spagnolo Carlos Sainz guiderà per la prima volta una Ford in questa gara mentre la nuova arrivata tra i costruttori, Dacia, schiererà il qatariota Nasser Al-Attiyah, cinque volte vincitore della Dakar, la leggenda francese del rally Sébastien Loeb – che spera di mettere finalmente il suo nome sulla lista dopo la sua nona partecipazione – e la spagnola Cristina Gutiérrez.

Questa edizione sarà priva del francese Stéphane Peterhansel, detentore del record di vittorie alla Dakar (14 successi, di cui sei in moto) e assente per la prima volta dopo 36 anni dalla manifestazione. A 59 anni, “Monsieur Dakar” (il suo soprannome) ha spiegato sui social network che “ho bisogno di una pausa».

Sul fronte motociclistico, l’americano Ricky Brabec, titolato lo scorso anno, avrà difficoltà a confrontarsi con i suoi compagni di squadra della Honda, il francese Adrien Van Beveren, il cileno Pablo Quintanilla e l’americano Skyler Howes. Inoltre, quest’anno indosseranno il casco anche 43 donne, in un’Arabia Saudita che da qualche anno ha avviato un vasto programma di riforme economiche e sociali che comprende un allentamento dei divieti che gravano su di loro.

Dopo il Sahel, poi il Sud America, la Dakar, il più grande rally-raid del mondo, ha fatto dell’Arabia Saudita la sua cornice nel 2020, una scelta che ha suscitato polemiche a causa delle mancanze del regno ultraconservatore in termini di diritti umani.

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