Quando avverrà esattamente questo Capo di Buona Speranza? La domanda è nella mente di tutti questo giovedì, poiché i sei skipper in testa alla regata sono a meno di 110 miglia. Il podio resta lo stesso, con Charlie Dalin (Macif Santé Prevoyance), il razzo Sébastien Simon (Gruppo Dubreuil) e Thomas Ruyant (Vulnerabile). Entro venerdì sera, tutte queste belle persone avrebbero dovuto raggiungere l’emblematico punto di riferimento situato nel sud dell’Africa, una vera porta verso l’Oceano Indiano. In questo 18° giorno di gare, 20 minuti fa il punto su tutto ciò che c’è da sapere su questo Vendée Globe 2024.
- Una Top 6 già intoccabile?
La velocità dei sei skipper di testa è stata semplicemente infernale per diversi giorni. Naturalmente, il record del mondo (615,33 miglia coperte, ovvero 1.139,6 km a una velocità media di 25,64 miglia) sulla distanza percorsa in 24 ore mercoledì, firmato Sébastien Simon (2° assoluto), è stato spostato da chi gli stava vicino e ha lasciato qualche della concorrenza alle spalle. L’ex leader Sam Goodchild (7°) è ora 198,5 miglia dietro Charles Dalin. Non si tratta ovviamente di un divario definitivo, dopo “soli” 18 giorni di regata, ma i foil sono più dominanti che mai.
“I foiler sono intoccabili, le velocità e i divari sono pazzeschi. È un Vendée Globe per i foiler e per i foiler”, ha riassunto mercoledì sera Romain Atanasio (Fortinet-Best Western), attualmente quindicesimo nella corsa a più di 1.000 miglia. “Anche quando mi trovo nelle loro stesse condizioni meteorologiche, non posso andare veloce come loro”, continua il navigatore, che punterà al Capo di Buona Speranza solo entro la metà della prossima settimana.
- La classifica questo giovedì mattina
1. Charlie DallinMacif Santé Prevoyance), a 17.910,6 miglia dall’arrivo
2. Sébastien Simon (Gruppo Dubreuil), a 19,4 miglia dal leader
3. Thomas Ruyant (Vulnerabile), a 26,5 miglia dal leader
4. Yoann Richomme (Paprec Arkéa), a 51,3 miglia dal leader
5. Jérémie Beyou (Charal), a 98,3 miglia dal leader
6. Nicolas Lunven (Holcim-PRB), 105,4 miglia dal leader
- “Arrendersi non è nel sangue”, proclama Justine Mettraux
Se Justine Mettraux resta 13esima, la svizzera è in difficoltà da mercoledì, vittima di un danno. La sua vela di prua resterà inutilizzabile fino alla fine della Vendée Globe, ma non c’è dubbio che si lascerà sconfiggere a bordo della sua Imoca Lavoro di squadra – Team Snef. Ha persino attaccato il suo mantra in inglese: “Arrendersi non è nel sangue, non è nel sangue”. Forza a lei.
- « Marina Foil » combattere e scommettere sul lungo termine
Marina Foilla barca di 20 minuti sulla Virtual Regatta, continuerà la sua discesa dall’Atlantico verso il Capo di Buona Speranza e inizierà la sua manovra verso est alla fine della giornata. Il nostro skipper ha perso qualche posizione ma rimane grossomodo sotto quota 300.000.
Il nostro dossier sul Vendée Globe
Questa piccola caduta era pianificata: cercando il più possibile lo scirocco, fu raggiunto dalla gente impaziente che aveva già iniziato il suo turno. Ma questi ultimi potrebbero pentirsene, perché non si prevede che la prossima depressione si spingerà troppo a nord. E se la vendetta di Marina Foil iniziato da lì?