“Avrò bisogno di un po’ più di tempo.”

“Avrò bisogno di un po’ più di tempo.”
“Avrò bisogno di un po’ più di tempo.”
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Anche se lunedì ha messo fine ad una serie di sette sconfitte di fila vincendo alla fine della suspense contro il belga Zizou Bergs nel primo turno di Wimbledon, Arthur Cazaux, ostacolato da un disagio e poi da un recente infortunio, è stato diffidato dopo vittoria che ci sarebbe voluto un po’ più di tempo prima di ritrovare il suo miglior livello.

Debutto di successo per Arthur Cazaux a Wimbledon. Il giovane giocatore francese di 21 anni che ha fatto scalpore all’ultimo Australian Open non aveva mai partecipato al torneo di Londra. Lunedì, per il suo debutto sui prestigiosi campi dell’All England Club, l’uomo di Montpellier è riuscito a sfuggire alle grinfie del giovane belga Zizou Bergs dopo una splendida lotta di cinque set e quasi cinque ore di gioco che ha visto Cazaux avere l’ultima parola al termine della suspense vincendo il tie-break del quinto ed ultimo set con il punteggio di 10 punti a 8.

Per la sua prima partecipazione, il pupillo di Stéphane Huet ha così aperto le porte al 2° turno, dove lo attende Alexander Bublik. Tuttavia, se è finalmente riuscito a riconquistare una vittoria che gli sfuggiva da più di quattro mesi (sette sconfitte consecutive sul circuito ATP prima di lunedì), il raggio di sole di Melbourne dello scorso gennaio preferisce mettere in guardia i suoi tifosi: sarà comunque bisognerà attendere prima di rivederlo al suo massimo livello.

Cazaux: “Emotivamente ero davvero pronto”

“Mi ci vorrà ancora un po’ di tempo prima di ritrovare il mio miglior tennis”, assicura il 98esimo al mondo, senza nascondere però che avrebbe avuto difficoltà con un’altra battuta d’arresto. “La sconfitta non mi dà fastidio. Perdere fa parte del lavoro. Ma c’è da perdere e perdere con i modi. Avevo difficoltà a tornare al tennis aggressivo, come all’inizio della stagione, con buone intenzioni. » C’è da dire che Cazaux non si è risparmiato dopo i suoi sontuosi Australian Open.

Un malessere, durante il Masters 1000 di Miami dello scorso marzo, poi un infortunio (alla caviglia destra), un mese dopo a Barcellona, ​​quando era appena tornato alle competizioni, avevano infatti tagliato lo slancio dell’Héraultais. Oggi il diretto interessato, battuto all’inizio del Roland-Garros, non ha ancora detto di essere fisicamente al cento per cento. D’altronde, di testa, non ne è molto lontano, e lo ha dimostrato lunedì contro Bergs. “Emotivamente ero davvero pronto. Sono rimasto molto stabile ed è questo che mi ha permesso di vincere. » Forse un primo passo verso una nuova ascesa.

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