Accusati di stupro di gruppo, per fatti accaduti nel marzo 2017, cinque ex giocatori del Grenoble compariranno in tribunale a partire da lunedì 2 dicembre. Ecco cosa rivelano gli elementi procedurali…
Questo lunedì, 2 dicembre, si aprirà presso la Corte d’assise di Bordeaux il processo cosiddetto “ex Grenoblois”: cinque ex giocatori del FCG incriminati per atti di “reato di stupro durante una riunione” per tre di loro (Denis Coulson, Loïc Jammes e Rory Grice), “reato di mancata assistenza a una persona in pericolo” per gli ultimi due (Dylan Hayes e Chris Farrell).
Queste accuse risalgono alla mattina di domenica 12 marzo 2017, il giorno dopo la partita della Top 14 tra Union Bordeaux-Bègles e FC Grenoble. “Gli agenti di polizia di Bordeaux sono stati informati dalla madre di una giovane donna di 20 anni che quest’ultima era stata vittima di uno stupro commesso da diversi membri della squadra del Football Club Grenoble Rugby (FCG), fatti avvenuti presumibilmente la notte precedente a una stanza in un hotel a Mérignac, dove alloggiavano i giocatori dopo la sconfitta contro la squadra di rugby del Bordeaux.” pone come preambolo alla cartella stampa giudiziaria pubblicata questo mercoledì, nella sezione “elementi procedurali”. Entra poi nel dettaglio di questo caso, il cui procedimento, durato più di sette anni e diversi rinvii, sta entrando nella fase finale: la sentenza
Lo stato di ebbrezza “estremamente avanzato” del denunciante
Attraverso la descrizione si capisce un po’ meglio cosa sarebbe potuto succedere quella notte tra l’11 e il 12 marzo 2017 a Bordeaux. Tocchiamo anche le posizioni dei diversi protagonisti. Quella del denunciante, innanzitutto, all’epoca 20enne. “La giovane donna ha spiegato di aver trascorso la serata con due amici e diversi membri della squadra FCG che avevano incontrato in un pub. La serata è continuata in una discoteca situata sulle banchine di Bordeaux. Ha detto di non avere alcun ricordo tra il momento in cui ha bevuto vodka e ballato in discoteca, e il momento in cui ha ripreso conoscenza, sdraiandosi nuda su un letto, circondata da diversi uomini e avendo l’impressione di essere penetrata da un oggetto metallico che le indicava. bevevo alcolici la sera, ma non mi sentivo mai ubriaco.”
Il tema dell’alcol è però molto centrale, legato alla questione del consenso che sarà la chiave di volta di questa vicenda. “La Camera d’inchiesta ha infine disposto il rinvio di tutti gli imputati alla Corte d’Assise, rilevando in particolare che le testimonianze raccolte e l’analisi dei video degli alberghi hanno dimostrato senza alcuna ambiguità che, considerato il suo stato di ebbrezza estremamente avanzato, la parte civile non era in grado di acconsentire ad un atto sessuale. conclude la comunicazione degli elementi procedurali.
Questa ovviamente non è la versione invocata dai giocatorie davanti agli agenti di polizia di Bordeaux, più precisamente alla Brigata di Protezione della Famiglia, durante i arresti di polizia il 22 marzo 2017, poi l’11 aprile 2017. Essi assicurano che i rapporti e gli incontri sessuali sono molto reali, ma che sono stati consentiti A. “Hanno contestato i fatti, dichiarando all’unanimità che la denunciante non aveva subito alcuna coercizione e che si era dimostrata intraprendente”. I due “testimoni” della scena, Dylan Hayes e Chris Farrell, incriminato per mancata assistenza a persona in pericolo, ha convalidato questa versione. “Uno di loro ha dichiarato di essere presente nella stanza quando il denunciante ha avuto un rapporto sessuale con uno dei giocatori. Secondo lui, ha emesso suoni sessuali per dimostrare il suo consenso. Il secondo ha riferito che al momento dei fatti aveva una caviglia rotta, soffriva molto ed era confuso. Non si era accorto che il denunciante era in difficoltà. Non ha visto alcun segno evidente che lei non fosse consenziente.”
Penetrazioni con una banana, una bottiglia…
Queste versioni divergenti furono mantenute da entrambe le parti durante i sette anni di procedimento. E proprio questo sarà lo scopo del processo, definire la nozione di consenso in un caso del genere. Perché i fatti accaduti nella camera d’albergo di questo sobborgo di Bordeaux non sembrano essere oggetto di alcuna contestazione. Sono corroborate da prove scientifiche, sempre a giudicare dagli elementi procedurali. “I fatti si sono svolti nella stanza occupata da due di loro, uno dei quali, infortunatosi durante la partita, si muoveva con le stampelle, aveva assistito ai fatti. Un altro giocatore della squadra, aveva assistito a parte della scena realizzata da uno di loro. dei giocatori che hanno avuto rapporti sessuali, sostenendo che il denunciante era consenziente. In particolare, la giovane donna è stata vista penetrata da uno dei giocatori con una bottiglia di plastica e una banana.
C’è anche questa stampella, che sarebbe stata usata come oggetto di penetrazione. Ciò che la denunciante ha descritto nella sua dichiarazione iniziale “la sensazione di essere penetrati da un oggetto metallico”. Anche su questo argomento sembra esserci poco spazio per i dubbi. Nella relazione sugli elementi procedurali si legge: “Una perizia genetica ha permesso in particolare di rinvenire il profilo genetico della parte civile sulle stampelle utilizzate dal giocatore infortunato. Uno degli imputati ha ammesso di aver utilizzato una o anche due stampelle per toccare i genitali del denunciante”.
Una serie di dettagli, talvolta sordidi, che potrebbero costituire una serie di aggravanti, qualora venisse effettivamente constatata la mancanza di consenso e provato lo stupro.