Tour de France (2a tappa): Kevin Vauquelin assicura la 2a vittoria francese, Pogacar ha già la maglia gialla

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Il Tour de France non è in salsa bolognese, ma in salsa francese, con una seconda tappa tra due giorni. Questo vedere per Kévin Vauquelin. Sfortunata, Romain Bardet perde la maglia gialla per una ventina di metri…

Il nostro report, analisi e foto della 2a fase.

L’attore principale all’inizio di questa fase è Jonas Abrahamsen. Il corridore norvegese del team Uno-X Mobility ha voluto mettere in mostra la sua maglia appesantita, acquistata il giorno prima, cercando di prendere la fuga giusta.
Gli sforzi e le ripartenze di Abrahamsen alla fine ripagheranno con un gruppo di 11 corridori che riusciranno a formarsi. In testa troviamo quattro tricolori con Jordan Jegat (Total Energies), Kévin Vauquelin (Arkea -BetB Hotels), Quentin Pacher (Groupama – FDJ) e Axel Laurance (Alpecin-Deceuninck). Le squadre maglia gialla e quelle favorite per la classifica generale convalidano la fuga perché il migliore classificato di queste ultime, Harold Tejada (Astana Qazaqstan Team), si ritrova relegato a oltre 15 minuti da Romain Bardet.

A 140 km dall’arrivo il divario tra i due gruppi supera gli 8 minuti. Lo scenario di tappa sembra ormai chiaro. Vista la difficoltà del finale, i corridori scaleranno per due volte il colle San Luca (3° categoria / 1,9 Km al 10,6%), sarà battaglia per la vittoria finale in fuga e battaglia tra i favoriti del Tour da provare creare lacune per la classifica generale.

Il gruppo accelera nelle prime difficoltà

Mentre pensavamo che il gruppo si sarebbe lasciato scappare le fughe, i compagni di squadra di Pogacar e Vingegaard ci hanno smentito con una forte accelerazione delle due formazioni sulle colline del Monticino e Gallisterna aumentando il distacco a 5’30 mentre ce ne sono ancora di più. mancano più di 100 km di corsa. Con questa mossa forte dell’UAE Team Emirates e del Visma Lease a Bike, le possibilità di vittoria dei dieci davanti (Bram Welten in recupero sul Monticino) sembrano essere compromesse.
Il destino però sembra volgere a favore dei migliori perché una caduta nelle retrovie del gruppo riguardante Van Aert e Jorgenson (compagni di Vingegaard) costringe il gruppo dei favoriti a rallentare nuovamente. Il divario torna sopra gli 8 minuti con meno di 75 km da percorrere.
Mentre la vittoria sembrava essere decisa tra i 10 davanti, il team Lotto Dstny ha deciso di accelerare in testa al gruppo per arrivare a soli 3 minuti e 30 di distacco nella prima salita della sublime collina di San Luca.

La corsa si scalda sul colle San Luca

In uno scenario sublime e con un pubblico in delirio, il ritorno del gruppo spinge i primi ad accelerare il ritmo. I Tricolores manovrano nelle percentuali più ripide della salita (fino al 19%) con Axel Laurence che si alza sui pedali per piazzare il suo attacco. L’offensiva del corridore del team Alpecin-Deceuninck permette di rimobilizzare il gruppo di testa che mantiene un distacco di oltre 3 minuti a 25 km dalla fine.
Mentre pensiamo che la vittoria si deciderà sull’ultima salita tra i 10 davanti, Oliveira (Movistar Team) decide di attaccare in pianura. Il corridore portoghese è seguito dalla maglia pesata così come il francese Kévin Vauquelin. I tre fuggitivi allargano il divario e si contenderanno la vittoria sulla salita finale.

Vauquelin vola verso la vittoria

Saranno stati gli ultimi percentuali del litorale di San Luca a giudicare la pace per questa 2a tappa. Mentre la strada sale, Kévin Vauquelin ha un formicolio alle gambe e decide di sferrare un duro attacco ai suoi ex compagni di fuga. Il corridore del team Arkea – BetB Hotels ha creato un gap di quasi 40 secondi con gli inseguitori che si sarebbe rivelato decisivo. Per il suo primo Tour de France, il 23enne puncher darà il meglio di sé sulla discesa tortuosa e permetterà alla sua squadra di ottenere la prima vittoria sulla Grande Boucle. I francesi sono in fiamme con la seconda vittoria francese in altrettanti giorni di gara.

Pogacar in giallo

Il colle di San Luca è stato anche il primo grande momento tra i favoriti della classifica generale e il minimo che possiamo dire è che il Tour 2024 somiglierà molto a quello del 2023. Il duello Pogacar – Vingegaard è finalmente cominciato. È stato il corridore sloveno a lanciare le ostilità sferrando un violento attacco in cima alla collina che ha lasciato lì l’intero gruppo tranne il suo eterno rivale.
I due uomini si impennano davanti al gruppo e aumentano il divario nella tortuosa discesa verso Bologna. Il leader dell’UAE Team Emirates avrà messo alla prova il suo avversario in un esercizio che lo aveva visto cadere qualche mese prima. I due fuggitivi verranno catturati poco prima della linea da Evenepoel (Soudal Quick-Step) e Carapaz (EF Education – Easypost). Il gap sarà purtroppo troppo ampio con Romain Bardet, che permette allo sloveno di indossare già la maglia gialla.

Benjamin Lemousy
(Foto ASO)

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